Mercato auto: tempi di consegna sempre più lunghi

Mercato auto: tempi di consegna sempre più lunghi
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Comperare oggi un'auto significa fare esercizio di pazienza: tra crisi dei chip, penuria di materie prime ed impianti fermi per la guerra, non esistono più certezze sui tempi di arrivo delle nuove vetture
14 marzo 2022

Un tempo, per attirare il cliente si prometteva “Compra oggi ed inizi a pagare tra un anno...“, ora i termini si sono invertiti: “Compra (e inizi a pagare) oggi, e se ti va bene tra un anno la macchina arriva”...

Ormai, a meno di non accettare quel che si trova in pronta consegna dai concessionari, per arrivare ad avere in garage l'auto dei propri sogni, quella con gli accessori desiderati, ovvero il risultato del divertente e coinvolgente gioco di elaborazione con il configuratore al computer, bisogna considerare che passeranno lunghi mesi dal momento di sottoscrizione del contratto alla consegna delle chiavi.

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Tempi non solo lunghi, ma sempre più spesso difficilmente calcolabili con precisione, soggetti al capriccio di varianti di volta in volta più imponderabili: alla crisi dei chip che da un paio di stagioni ci flagella, non bastasse il Covid, si aggiungono ora le incertezze sulla disponibilità di materie prime come conseguenza del conflitto russo-ucraino ad allungare ombre sul settore; per esempio, palladio e neon, indispensabili per la produzione di chip, hanno proprio nelle due nazioni oggi in guerra i maggiori produttori al mondo.

I tempi di consegna lunghi delle principali Case automobilistiche riguardano sopratutto i modelli dotati di maggiore tecnologia, come quelli elettrici: e sono i brand premium a soffrire di più, ad iniziare dai produttori tedeschi.

I clienti Audi, BMW e Mercedes devono mettere in conto lunghe attese per ricevere le loro vetture: per i più fortunati (?) ci sono almeno sei mesi di aspettativa.

La tendenza, purtroppo, è al rialzo dei termini: sono stati già segnalati casi di rinvii nella consegna addirittura superiori all'anno, con proiezione addirittura ad un anno e mezzo per i modelli più esclusivi.

Ma la situazione di incertezza non riguarda solo i marchi premium: coinvolti nel mare magnum dei ritardi ci sono tutti i costruttori ed ormai nessun concessionario può assicurare ai clienti tempi di consegna inferiori ai quattro mesi, che più realisticamente sono destinati ad aumentare almeno fino a sei.

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