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Una volta erano in due a dividersi il mercato, poi sono arrivate le vetture elettriche…: magari la racconteremo così ai nostri nipoti l’inizio dell’era elettrica, di cui siamo testimoni forse ancora inconsapevoli: eppure, come conferma il recente report diffuso dall’Anfia, il processo appare inarrestabile, con il calo progressivo della richiesta di modelli con motore a combustione interna ed il parallelo emergere prepotente delle auto con alimentazione (anche) elettrica.
In Italia, per il secondo mese consecutivo, le autovetture diesel non hanno superano la soglia del 25% di quota: a marzo sono arrivate al 24,1% del mercato, valore quasi analogo se riferito al primo trimestre dell’anno; e scende allo stesso tempo anche la quota per le autovetture alimentate a benzina, al 31,2% nel mese e poco oltre, al 33,3%, nel cumulato dei primi tre mesi.
Di tutt’altro tenore la performance delle vetture ad alimentazione alternativa, che toccano a marzo la quota del 44,7% e del 41,7% nel primo trimestre.
In questo comparto, le vetture elettrificate valgono più di un terzo del totale (36% nel mese e 33,5% nel cumulato), con le ibride non ricaricabili al 27,3% del mercato di marzo (per il secondo mese consecutivo una quota più alta rispetto al diesel) e del 27% nel cumulato, mentre le ricaricabili toccano l'8,7% di quota (ibride plug-in al 4,4% nel mese e al 3,6% nel cumulato; elettriche pure al 4,3% nel mese e al 3% nel cumulato).
Le vetture alimentate a gas sono all’8,7% del mercato a marzo e all'8,2% del trimestre; in particolare, le GPL hanno una quota del 6,1% nel mese e del 5,8% nel cumulato, quelle a metano sono al 2,6% nel mese e al 2,4% nel primo trimestre.
Sul podio delle vetture elettriche nel trimestre ci sono la Fiat 500 (2.058 unità), la Smart Fortwo (1.723) e la Tesla Model 3 (1.684); tre la ibride plug-in, primo posto per Jeep Compass (1.824 unità), seguita da Jeep Renegade (1.732) e da Renault Captur (1.648).