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"L'indebolimento dei fondamentali macroeconomici condizionerà la domanda di veicoli leggeri nei prossimi 12-18 mesi, rallentando il passo dei profitti nel settore". Ad affermarlo è Moody's (nota corporazione di finanza e banking) che rileva inoltre come "i fondamentali creditizi delle case automobilistiche a livello globale siano più stabili che positivi".
Nel rapporto Industry Outlook, Moody's ha:"riformulato in negativo le previsioni riguardo alla crescita della domanda globale dal 5,1% al 3,5% per l'anno in corso e dal 7,4% al 6,5% per il prossimo anno".
"Nei prossimi 12-18 mesi - spiega Falk Frey, Senior Vice President di Moody's Corporate Finance Group - la crescita inferiore al previsto dei Pil nei mercati maturi e i maggiori tassi di interesse imposti per abbattere l'inflazione nei Paesi emergenti, in particolare Cina e India, indeboliranno i fondamentali creditizi di questo settore".
Ad influire maggiormente sono soprattutto delle aumentate spese di produzione dovute al rialzo dei costi delle materie prime, rialzo che secondo Moody's influirà dell'1/1,5% sui margini di profitto dei costruttori rispetto allo scorso anno, a meno che queste non eliminino alcune spese, infatti Moody's stima che "la domanda di veicoli leggeri in Europa occidentale sia destinata a scendere di una percentuale inferiore all'1% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 14,3 milioni di unità, ossia 110.000 unità in più rispetto a quanto Moody's stessa aveva previsto a inizio anno: questo principalmente a causa della forte domanda in Francia e Germania, che controbilancia e supera quella inferiore alle aspettative di Italia e Spagna".
Fonte: Ansa