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Calano le prime immatricolazioni auto in Italia? A ottobre l’usato conferma invece il trend di crescita. I passaggi di proprietà delle automobili, al netto delle minivolture, toccano quota 307.910 formalità, con incremento mensile dell’8,8%. Per ogni 100 vetture nuove ad ottobre ne sono state vendute 207 di seconda mano.
No, non siamo alle vecchia Piazza Affari di Milano dove gli agenti, carta e penna alla mano, urlavano le proprie intenzioni sui titoli e diesel non è il nome di un’azione quotata, ma il tipo di motore che più si vende in Italia. Vende nel senso di cessione di auto usata con motore a gasolio, ovviamente, diesel: alla diminuzione delle immatricolazioni di nuove auto diesel (-27,5% su 2017) si contrappone l’aumento dei passaggi di proprietà, con un incremento mensile del 9,7% che innalza al 49,6% la quota di mercato delle autovetture a gasolio di seconda mano nei primi dieci mesi dell’anno. In ACI ricordano che a oggi sono 16.900.000 le auto diesel su cui pesano misure antismog introdotte da molte amministrazioni. Nei primi dieci mesi del 2018 il mercato dell’usato ha archiviato incrementi complessivi del 5,3% per le autovetture e del 3,5% per tutti i veicoli, mentre per i motocicli il calo è del 2%.
Bilancio positivo per le radiazioni, con variazioni mensili del +12,7%. Il tasso unitario di sostituzione del parco auto nel mese di ottobre risulta pari a 0,93 (ogni 100 auto iscritte ne sono state radiate 93) e a 0,75 nei primi dieci mesi dell’anno. Nei periodo gennaio-ottobre 2018 le radiazioni hanno archiviato incrementi complessivi del 7% per le autovetture. Spulciando tra i dati è curioso notare come a gennaio le radiazioni maggiori erano per modelli di auto Euro2, ma nei mesi seguenti è avvenuto il sorpasso e sono ora le Euro3 (in maggior parte diesel) le vetture maggiormente mandate in pensione, a quota 29%, seguite dalle Euro4.
Il dato che più è salito però, è addirittura quello delle Euro5 ed Euro6: messe insieme a inizio anno stavano tra il 6% e il 9%, poco sopra le Euro0 o Euro1; nel secondo semestre le radiazioni di auto Euro5 ed Euro6 hanno toccato quota 12,2%, superiore a quella di Euro0, Euro1 e Non identificate messe insieme (1,3% 3,1% e 3,2% rispettivamente).
Fonte: Auto-Trend, Automobile Club d’Italia sui dati del PRA