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Il Ministero dei Trasporti ha reso pubblici i dati relativi alle immatricolazioni del mese di ottobre che ammontano a 121.700 autovetture con un incremento del 9,2% rispetto allo stesso mese del 2013. Nei primi dieci mesi dell'anno le registrazioni sono state quasi 1 milione e 159 mila, il 4,2% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Risultati positivi per Fiat Chrysler Automobile che ad ottobre ha immatricolato 33.000 vetture con un aumento del 5,6% rispetto all'anno scorso; la quota invece scende dal 28% di un anno fa al 27,1%. Da inizio anno Fca ha venduto quasi 322.000 vetture (+0,2%) e la quota è stata del 27,8% (-1,1%).
FCA conferma inoltre la leadership assoluta di Fiat 500 e fiat Panda nel segmento A: insieme sono al 58,4% di quota. «Ottimi risultati della 500L, al 53,4% di quota nel suo segmento, e della Ypsilon che per il secondo mese consecutivo è la compatta più venduta in Italia. Un vero e proprio exploit è stato fatto registrare da Jeep, che ha incrementato le vendite del 136.8 %, anche grazie al nuovo arrivato Renegade con quasi 2.000 unità vendute a un mese dal lancio. Molto positivo il risultato di Lancia che rispetto a ottobre 2013 ha aumentato le immatricolazioni del 18.85% mentre Alfa Romeo accresce le vendite del 5.9%».
«Il segno positivo del mercato - aggiunge Massimo Nordio, Presidente dell'Unrae, l'associazione delle case estere - nasconde l'evidenza che le vendite alle famiglie, vera cartina di tornasole dello stato di salute del mercato, restano stagnanti su livelli prossimi a quelli dello scorso anno».
Per Roberto Vavassori, Presidente dell'Anfia, l'associazione delle case nazionali, «Il mercato italiano è solo ai primi passi di un lungo cammino di ripresa, tant'è che i volumi immatricolati a ottobre 2014 sono sui livelli di 20 anni fa (117.765 unità a ottobre 1995)».
«Il 2014 - dice Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto - chiuderà a circa 1.350.000 unità. Un numero molto distante dai 2 milioni di pezzi l'anno risultanti dalla media degli ultimi 5 anni. Un numero che, se confermato, ci riporterebbe agli anni '70».
Fonte: Ansa