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Il Ministero delle Infrastutture ha comunicato che il mercato dell'auto italiano a novembre è cresciuto ancora. Lo scorso mese infatti sono state immatricolate 107.965 vetture nuove, segnando un +4,95% rispetto allo stesso mede del 2013.
Nello specifico il Gruppo FCA capitanato da Sergio Marchionne ha fatto registrare solo a novembre 29.500 immatricolazioni (+5,9%) ottenendo una crescita maggiore di quella del mercato. Panda e 500 insieme sono al 58,4% di quota nel segmento A mentre la 500L al 51,7% nel suo segmento. Punto e Ypsilon invece sono le vetture più vendute del segmento B rispettivamente con il 17,3 e il 13,3%.
Bene anche Jeep (+245,5% in più rispetto allo stesso mese del 2013) con Renegade, che si piazza nella top 5 del suo segmento, e Grand Cherokee che si conferma tra le vetture più vendute nel suo segmento così come Cherokee.
Per Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto: «Ormai manca solo dicembre all'appello, per cui possiamo affermare che il mercato italiano chiuderà circa al +4,5%. Arriveremo quindi attorno a 1.360.000 pezzi immatricolati. Siamo molto lontani dai 2.000.000 di pezzi che era la media degli ultimi 5 anni. Questo decremento del -35% dei volumi ha decimato e sta decimando la filiera e a farne le spese, in primis, sono 1.200.000 lavoratori. Per leggere correttamente questi numeri voglio fare un confronto: i nostri migliori atleti hanno corso, negli anni, i cento metri piani mediamente in 10,2 secondi. Pensate un po' cosa accadrebbe alla loro carriera se il tempo registrato fosse 15,7 secondi, ovvero peggiorasse del 35%. Ne consegue che migliorarlo del 5% li porterebbe a tagliare il traguardo in 14,9 secondi. Ecco perché non si può parlare di un risultato positivo e chi lo fa o non è in buona fede o non conosce il nostro mondo».
Secondo Piero Carlomagno, Presidente dell'Unione dei Concessionari del Gruppo Fiat: «Oltre a ciò il 2014 ha registrato la sua timidissima ripresa soprattutto nel canale noleggiatori. Aziende che non hanno più potuto rimandare il rinnovo dei rispettivi parchi».