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Una crescita del 12,8% per il mese di febbraio da un anno all'altro, un segnale di vivacità appena accennato che vede poco più di 147.000 auto nuove immatricolate, portando il trend del 2024 ad una crescita media dell'11,7%, ancora molto lontano (-15% sullo stesso periodo pre-Covid). Si vendono, in pratica, solo le auto termiche per le quali gli incentivi 2023 sono esauriti, mentre sono sostanzialmente ferme nei saloni le auto a base amissioni (21-60 g/km di CO2) e le elettriche che assommano a poco più di tre unità su 100 nuove. Tra le alimentazioni, guadagna punti la benzina (30% delle preferenze), il diesel scende a meno del 15% e un 10% dei nuovi acquirenti si è votato al GPL.
Il Presidente dell'Unrae Michele Crisci ha espresso la sua preoccupazione e quella di tutto i l settore per l'attesa di un DPCM che non si vede e "sta generando una paralisi delle vendite di auto a zero o bassissime emissioni. Come più volte ribadito, auspichiamo che gli incentivi siano dunque pienamente operativi quanto prima, per scongiurare il protrarsi ulteriore di questo negativo effetto attesa”.
A quanto sembra il ritardo per la definizione del provvedimento sarebbe dovuta alle verifiche interministeriali, ma c'è anche chi adombra problemi "politici" in seguito alle recenti divergenze fra il Ministro Adolfo Urso e Stellantis per la gestione della produzione italiana, senza perdere di vista anche le elezioni europee sempre più vicine.