Mercato auto 2012: chiude con un -19,9% rispetto al 2011

Mercato auto 2012: chiude con un -19,9% rispetto al 2011
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Passano da 1.749 del 2011 a 1.402 milioni di unità del 2012 le immatricolazioni di autovetture. Persi 2,3 miliardi di IVA a cui si aggiungono 95 milioni in meno di IPT. Minore il calo per l'usato (-9,8%) che fa segnare 4,571 milioni passaggi di proprietà
2 gennaio 2013

Si chiude con un dato leggermente al di sopra delle stime di metà anno, che parlavano di 1.350.000 unità, il 2012 dell'auto in Italia: sono 1.402.089, infatti, le targhe consegnate nello Stivale nel corso degli ultimi 12 mesi.

 

Dati, quelli diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, comunque negativi rispetto a quelli fatti registrare solo l'anno precedente, quando si immatricolarono 1.749.739 vetture: la flessione complessiva, anche in virtù del -22,5% del mese di dicembre (86.735 vetture), si attesta infatti a quota 19,9%.

Persi 2,3 miliardi di IVA

Il settore dell’auto, con tutta la sua filiera, finisce con influenzare in modo significativo la riduzione dei consumi complessivi nazionali e l’aumento del tasso di disoccupazione del Paese, senza fornire le risorse sperate alle casse dello Stato. Nell’intero anno, infatti, a causa delle mancate immatricolazioni si saranno persi 2,3 miliardi di euro di IVA rispetto all’andamento medio del mercato delle nuove immatricolazioni, a cui si aggiungono circa 95 milioni di euro di minor incasso IPT, rispetto ai volumi dello scorso anno.

Nell’intero anno, infatti, a causa delle mancate immatricolazioni si saranno persi 2,3 miliardi di euro di IVA

In calo i privati

L’analisi della struttura del mercato conferma, infatti, una riduzione degli acquisti delle famiglie superiore al totale nazionale: -22,9% nell’intero anno, con un volume che sfiora appena le 900.000 unità (899.937) e la più bassa quota di mercato mai registrata, 63,8%. In flessione nell’anno anche le società (-17,2% e 259.265 unità) e il noleggio, seppur in modo più contenuto (-9,9% con 251.622 immatricolazioni).

Crescono GPL e metano

Sul fronte delle alimentazioni, il diesel perde due punti di quota, fermandosi nell’intero anno al 53,4% e la benzina quasi 6 con una rappresentatività del 33,2%. Il tutto a vantaggio delle motorizzazioni a basso impatto ambientale, ormai nella lista delle preferenze di molti italiani, a causa dell’alto costo dei carburanti tradizionali, che raggiungono il 9,2% di quota per quanto riguarda il Gpl (+128,5%) e il 3,8% per il metano (+40%).

Mercato usato: fa meglio del nuovo

Il mercato delle autovetture usate chiude l’anno 2012 con 4.125.266 trasferimenti di proprietà (comprensivi delle minivolture), in calo del 9,8% rispetto ai 4.571.182 del 2011. Il solo mese di dicembre ha contribuito alla flessione con un calo del 16,1% e 324.531 auto trasferite.

Jacques Bousquet, Presidente Unrae

“Il 2012 è stato un anno di grandi difficoltà, in cui crisi economica, pressione fiscale sulle famiglie, e restrizioni sul credito alle imprese che hanno determinato una domanda totalmente anelastica rispetto alle straordinarie offerte promozionali e commerciali messe in campo da tutte le Case automobilistiche. I bisogni della filiera in termini di redditività, di mantenimento dei livelli occupazionali e le opportunità di gettito fiscale da parte dello Stato andranno viste in ottica di sinergia e come priorità per l’Esecutivo che guiderà il Paese dopo le elezioni. Se questo avverrà, potremo guardare con un po’ più di ottimismo alla prossima primavera.”
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