Melania Corradini con Fiat Autonomy

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Consegnata alla sciatrice le chiavi di una Grande Punto Emotion equipaggiata con il brillante 1.3 Multijet 90 CV abbinato ad un cambio robotizzato Dualogic 6 marce
6 dicembre 2006
Al Motor Show di Bologna, alla presenza di Tiziana Nasi (presidente del Comitato Organizzatore Paralimpiadi Torino 2006), il responsabile del Brand Fiat Luca De Meo ha "simbolicamente" consegnato alla sciatrice Melania Corradini le chiavi di una Grande Punto Emotion equipaggiata con il brillante 1.3 Multijet 90 CV abbinato ad un cambio robotizzato Dualogic 6 marce.

In particolare, la vettura è stata allestita dalla Handytech, secondo le prescrizioni della patente speciale conseguita da poco da Melania, con una centralina che comanda la trasmissione attraverso un pomello posto sul volante. In più la Grande Punto della discesista italiana è dotata di climatizzatore bi-zona automatico, Cruise Control, sistema ESP e, ovviamente, del porta-sci della Lineaccessori.

Portabandiera per l’Italia alle Paralimpiadi di Torino 2006, la giovane discesista è la nuova testimonial del Programma Autonomy di Fiat Auto per i prossimi due anni e affiancherà Alfredo di Cosmo che, a bordo di un’Alfa 147, è l’unico pilota disabile iscritto al Campionato Italiano Turismo nella categoria prima divisione riservata a vetture di cc 2000. Con questa potente vettura, e grazie anche all’appoggio del Programma Autonomy ed altri imprenditori privati, il pilota italiano ha affrontato le dieci prove del campionato piazzandosi quindicesimo su trentadue concorrenti.

Ecco come si presenta la giovane campionessa italiana.
“Mi chiamo Melania Corradini, ho 19 anni e vivo in un piccolo paese della Val di Non che si chiama Rallo. Frequento l’ultimo anno del liceo scientifico di Cavalese, dove posso dedicarmi più agevolmente alla mia grande passione, lo sci. La mia avventura sportiva è cominciata all’età di 6 anni. Da subito lo sport mi ha dato un grande entusiasmo pur essendo nata senza un braccio e malgrado le difficoltà che ho incontrato ho sempre continuato anche grazie all’aiuto dei miei genitori.

In 1° media sono entrata a far parte di una squadra agonistica del mio paese e per quattro anni ho gareggiato con i normodotati. A sedici anni però le gare diventavano sempre più impegnative e il distacco che mi superava dalla prima classificata era sempre più grande. Volevo quasi smettere quando per caso ho scoperto le gare agonistiche per disabili. I miei risultati sono arrivati subito in Coppa Europa, mentre in Coppa del Mondo solo a fine stagione. La stagione 2004/2005 è stata la migliore, sono riuscita ad arrivare 4° nella classifica generale vincendo una Discesa Libera e un Super G.

Ho partecipato a Torino 2006 alla mia prima Paralimpiade come atleta, dove sono stata nominata portabandiera per l’Italia, ma purtroppo non ho ottenuto ottimi risultati. Una caduta durante la discesa di Super G (alle ultime porte quando stavo per qualificarmi terza nella classifica generale) mi ha impedito di gareggiare nel Gigante e nello Slalom. Mi ero classificata 6° in Discesa Libera e volevo di più.

Adesso continuerò ad allenarmi per la stagione che è alle porte, ma il mio obbiettivo è quello di arrivare a Vancouver 2010 in ottima forma”.
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