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Il costruttore britannico partecipa per la prima volta al Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra, quest’anno in programma dal 5 al 17 marzo, presentando al pubblico, in anteprima mondiale, l’attesissima versione definitiva della McLaren P1, hypercar ibrida che punta a stabilire nuovi punti di riferimento per quanto riguarda la tecnologia e le prestazioni.
La nuova hypercar inglese è spinta da un powertrain ibrido in grado di promettere complessivamente 916 CV di potenza massima, un valore che nasce dalla combinazione di un propulsore termico (collocato in posizione posteriore – centrale) con architettura V8 da 3.8 litri biturbo capace di sviluppare fino a 737 CV a 7.500 giri e 720 Nm a 4.000 giri, coadiuvato nel funzionamento da un motore elettrico da 179 CV e 260 Nm.
Secondo il costruttore questo complesso powertrain garantisce uno scatto da 0 a 100 Km/h in meno di 3 secondi, mentre lo 0-200 km/h viene coperte in meno di 7 secondi e lo 0-300 km/h in 17 secondi. La velocità massima della P1 invece ferma l’ago del tachimetro a 350 km/h.
Con entrambi i motori in azione, la coppia massima combinata sale a 900 Nm, un valore che peraltro viene reso disponibile già a 4.000 giri. La P1 ha un coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx) pari a 0,34 e può sviluppare 600 kg di deportanza, un valore cinque volte superiore a quello della MP4-12C. Grazie al telaio iper-tecnologico e ad una serie di componenti ultra-leggere inoltre il peso della P1 ferma l'ago della bilancia a 1.400 kg.
Secondo il costruttore il powertrain ibrido garantisce emissioni di CO2 che non superano i 200 g/km, ma in ogni caso la P1 resterà un’auto per pochi, anzi per pochissimi, visto che verrà prodotta esclusivamente in edizione limitata a 375 esemplari.