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Si scrive McLaren 720 S, ma si legge Super Series 2.0. L’ultima nata della stirpe inaugurata nel 2011 con la MP4-12C sembra provenire da un altro pianeta, per scelte tecniche e filosofia costruttiva. Lunga 4,53 m, alta 1,20 e larga 1,93, la 720 S incarna il massimo del know how acquisito dalla casa di Woking nel motorsport. Carbonio a profusione, motore V8 ulteriormente evoluto e una potenza di fuoco da fare invidia a vetture ben più costose e esclusive. I 720 Cv e 770 Nm di coppia sono più che sufficienti per spararla da 0 a 100 in 2,8 secondi e farla arrivare a una velocità massima di oltre 330 km/h. inoltre il peso in ordine di marcia di poco superiore ai 1400 kg è sufficiente per conferirle un rapporto peso potenza tale da renderla temibile non solo per mostri come la Porsche GT2 RS o la Ferrari 488 Pista, ma anche auto come la sorellona ibrida P1.
Parlando di tecnica adesso troviamo il Monocage II come cellula centrale che incorpora anche la struttura del tetto e permetter di togliere ogni traccia di metallo dai montanti, contribuendo ad abbassare il baricentro. L’intera struttura pesa poco più di un uomo adulto e consente di raggiungere valori di rigidezza altissimi. Il motore come accennato è un V8 turbo da 4 L con 720 CV e 770 Nm di coppia. Adesso le bancate vengono controllate elettronicamente, così come l’attuazione delle turbine, per azzerare il turbo lag. Il risultato è un’accelerazione fulminante e progressiva, resa ancora più violenta grazie al doppia frizione a 7 rapporti con cambiate seamless. Il bello è che per salire o scendere di marcia è possibile usare lo stesso paddle, dato che il sistema è interconnesso tramite bilanciere.
Gli aspetti che colpiscono di più, però, sono quelli relativi al sistema di sospensioni e all’aerodinamica. L’auto è dotata del sistema che abbiamo già visto anche sulla 650 S, 4 ammortizzatori idraulici interconnessi e controllati da una centralina, che si regolano continuamente per offrire la miglior esperienza in comfort (a andature da codice su strade dissestata non è più scomoda di una Serie 3). Mentre quando siete in pista trasformano l’auto in un pugnale capace di sfoderare tempi da hyper car. I tecnici in questo caso si meritano un applauso dato che questa soluzione permette di eliminare le barre antirollio.
L’aerodinamica invece è un esercizio totale, che influenza la forma dell’auto e la rende simile a uno squalo. Le prese d’aria che rinfrescano i freni sono integrate nell’alloggiamento dei fari full LED e da qui si passa verso la fiancata, dove la presa per alimentare gli intercooler è integrata nella portiera con sapiente maestria e consente di avere un profilo più pulito e soggetto a meno turbolenze. Dietro il grosso del lavoro lo fa il nuovo alettone, che ha un’estensione maggiore e lavora su più livelli. Assieme c’è l’estrattore che evacua il calore dal vano motore e porta i flussi del sottoscocca in alto per garantire il massimo della deportanza.
McLaren
Via Giovanni Battista Grassi, 98
20157 Milano
(LI) - Italia
https://cars.mclaren.com/it-it
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