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Quando pensavi che alcuni schemi motoristici fossero ormai cancellati dal progresso, ecco che Madza tira fuori una sorpresa: il diesel è morto? E noi facciamo un 3,3 litri a gasolio super efficiente. Il Wankel? Va bene per fare da Range Extender per la MX-30 R-EV. E persino il motore a due tempi, che oramai esiste solo per alcuni tipi di moto, può tornare alla ribalta con un brevetto depositato negli USA. Al ciclo 2 tempi però Mazda aggiunge le peculiarità di un ciclo di funzionamento già messo in commercio con un 4 tempi con il compressore, l'iniezione diretta e le valvole, lo SkyActiv X.
Il disegno depositato con il numero di brevetto US20220034265A1 nel 2022 mostra la sezione di un cilindro con distribuzione a doppio asse a camme in testa, un compressore volumetrico Roots azionato da una cinghia, la candela e l'iniettore al centro della camera di scoppio. Le valvole di aspirazione e scarico hanno tempi di apertura e chiusura variabili. Nel brevetto si sottolinea anche il fatto che un motore simile potrebbe funzionare anche solo per autoaccensione da compressione, ma sarebbe estremamente rumoroso, quindi viene aggiunta una candela per controllare lo scoppio in un momento ben preciso. In particolare, il brevetto parla di un ciclo di funzionamento due tempi che prevede l'accensione spontanea per compressione quando il motore è a basso carico, mentre l'accensione diventa comandata quando il carico è più alto. Dal punto di vista concettuale è l'evoluzione dell'HCCI già visto sui motori SkyActive X nel 2019, che però si avvale del ciclo a 4 tempi. Secondo i dati del brevetto dei tecnici Mazda, questo progetto porterebbe ad un ottima efficienza della combustione a tutti i regimi e il grosso del lavoro è affidato alla fasatura variabile delle valvole, che però non risolve del tutto il problema tipico dei due tempi, ovvero le perdite che si hanno nel momento in cui è necessario far fuoriuscire i gas combusti (perdite di lavaggio), che possono portare alla fumosità allo scarico per via del il carburante rimasto incombusto. Come per tutti i brevetti, non è detto che la Casa di Hiroshima metta in produzione questo motore, ma lo sta sicuramente sperimentando.