Mazda-Fiat: intervista a Wojciech Halarewicz

Mazda-Fiat: intervista a Wojciech Halarewicz
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L'Amministratore Delegato della filiale italiana della Casa giapponese ci parla di Mazda e del recente accordo con il Gruppo Fiat
24 maggio 2012

Come vi abbiamo anticipato recentemente, Mazda ha avviato un memorandum d'intesa con il Gruppo Fiat finalizzato a produrre due vetture spider a trazione posteriore, di cui una marchiata Alfa Romeo e l'altra recante il logo del brand nipponico. Per comprendere al meglio i dettagli di questo accordo abbiamo intervistato Wojciech Halarewicz, Amministratore Delegato di Mazda Italia, che ha provveduto ad illustrarci i particolari della collaborazione.

Ci può spiegare meglio cosa significa "memorandum d'intesa" e quali saranno i prossimi passi (e date) fino alla produzione?

«La dicitura Memorandum di Intesa è un preaccordo non vincolante che anticipa la firma definitiva ed ufficiale che è prevista per l’autunno di quest’anno. Si tratta di una procedura comune quando ci sono accordi tra grandi Gruppi.»

Tra le aziende con cui Marchionne sosteneva di "parlare" poche volte è stata associata Mazda. Invece pensare alla vostra tecnologia sportiva che restituisce vitalità ad un Brand di grande tradizione quale Alfa Romeo sembra la scelta più giusta.

«Cosa posso dirle se non che sono completamente d’accordo con lei? Siamo ovviamente fieri della nostra tecnologia e della capacità di trasferirla ad un prodotto di grande successo, grazie alla indiscussa leadership di cui godiamo nel settore spider

La produzione di entrambe le auto sarà nel vostro stabilimento di Hiroshima, ciò comporterà nuovi investimenti per modificare le linee di produzione? E' anche una grande dimostrazione di ripresa da parte del Giappone.

«Siamo ancora in fase di accordo preventivo, è quindi troppo presto per avere dati concreti sull’ipotesi di un aumento negli investimenti. Posso però garantire che i dettagli saranno resi noti non appena l’accordo verrà formalizzato.»

Per quanto la MX-5 sia la spider più venduta al mondo rimane comunque un'auto di nicchia. Marchionne ha parlato di cooperazione "proficua e duratura". Sfogliando i listini del Gruppo Fiat e quelli di Mazda si evince che le peculiarità dell'una sono le debolezze dell'altra. A Fiat, ad esempio, manca un mid-SUV come CX-5, a voi una gamma di motori diesel più moderna e completa, vede dunque possibile che la partnership si estenda anche ad altri marchi del Gruppo Fiat e altri segmenti di mercato?

«Al momento la notizia è quella che abbiamo letto tutti e non si va oltre con le previsioni. Devo però contestare la sua affermazione relativa alla nostra gamma di motori diesel: la tecnologia SKYACTIV ha dato vita ad un diesel davvero rivoluzionario, con un rapporto di coppia unico al mondo, da record, e con emissioni ridottissime, al punto da essere già Euro6.»

Oltre alla trazione posteriore quali saranno le peculiarità della nuova MX-5?

«E’ ancora troppo presto per anticipare le novità che caratterizzeranno la nuova versione di MX5; quello che posso dirle è che sicuramente non tradirà i valori storici del anostro DNA: design, eleganza e prestazioni, unite a moderni sistemi per il rispetto dell’ambiente e per il risparmio di carburante.»

Come riuscirete a distinguere i due prodotti, non temete erosioni di quote per la MX-5?

«I due prodotti avranno diversi motori e diversi design, ciascuno dei due sarà pienamente in linea con i valori contenuti nel DNA delle rispettive Case. E poi, lei crede davvero che dopo oltre 20 anni di dominio incontrastato, la nostra piccola MX5 possa temere la concorrenza?»

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