Max Verstappen, che figuraccia sul simulatore iRacing! [Video]

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L'olandese, durante il suo giro lanciato, si trova davanti un pilota più lento e finisce in testacoda. Palesemente irritato decide di aspettare l'incolpevole pilora virtuale e lo sperona
14 gennaio 2019

Sono passati pochi giorni dal suo record sul circuito di Charlotte Roval a bordo della Dallara F3 ma, Max Verstappen, torna a far parlare di sè e del simulatore iRacing con un brutto episodio. 

Se nella realtà il pilota di Formula 1 non è nuovo ad episodi limite dove sembra perdere lucidità, sul simulatore americano iRacing, durante una sessione di pratica, ha dato dimostrazione di ben poca sportività speronando un altro simracer

Testa calda

L'olandese, sempre a bordo della Dallara F3 con cui ha realizzato il record, era nel pieno del suo giro lanciato sul circuito di Brands Hatch quando, di punto in bianco, si è trovato davanti un simracer più lento nel bel mezzo di una curva. L'incidente era inevitabile tanto quanto l'addio all'hotlap del pilota della Redbull.

Nulla di eccezionale a questo punto, può succedere a tutti ma, quella che stupisce, è la reazione di Verstappen: terminato il testacoda e ripreso il controllo della monoposto l'olandese si lancia all'inseguimento dell'ignaro colpevole per poi speronarlo e costringerlo ad un ritorno ai box.

Risulta quasi al limite del ridicolo che un pilota reale della massima serie, abituato a ben altri livelli di competitività e pressione psicologica, decida di reagire per un mancato hotlap virtuale.

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Non funziona così

Nel mondo delle corse online questi comportamenti, specialmente sui simulatori commerciali del calibro di iRacing, non sono all'ordine del giorno anzi, quando accadono questi incidenti "di percorso" di norma ci si chiarisce tranquillamente in chat con relative scuse del colpevole.

Del resto, oltre alla competizione, l'obbiettivo dei simulatori è anche quello di offrire divertimento e, di pari passo, promuovere il rispetto tra avversari. Non è così raro vedere duelli corpo a corpo molto tosti e, a fine gara, assistere al fair play e allo scambio di reciproci complimenti tra piloti virtuali. Un aspetto che, in molti sport reali, viene spesso a mancare.

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