Matthias Heming: «La nuova Volkswagen Golf GTI è la massima espressione del dinamismo»

Nizza – In occasione della presentazione ufficiale della nuova Volkswagen Golf GTI, Matthias Heming della divisione motori di Volkswagen AG, ci ha parlato delle novità tecniche introdotte sulla nuova sportiva di Wolfsburg, che rispetto al passato promette prestazioni più elevate, ma anche maggiore piacere di guida e minori consumi.

La Golf GTI è giunta alla settima generazione confermandosi un modello di assoluto successo. Da allora quante ne sono state prodotte?

«La prima Volkswagen Golf GTI arrivò nel 1976, nel bel mezzo della crisi del petrolio, quando i principali costruttori pensavano a proporre motori parchi nei consumi».

«In Volkswagen però allora ci fu qualcuno che ha pensato bene di realizzare una versione sportiva della Golf. Inizialmente i vertici del Gruppo pensarono che fosse un’idea folle, ma in seguito si decise di mettere in produzione una piccola serie che poi ebbe uno straordinario successo. Oggi dobbiamo ringraziare quei progettisti perché da allora sono stati prodotti 1,9 milioni di esemplari di Golf GTI».

In che cosa si differenzia la nuova GTI dal modello precedente?

«Rispetto al passato la nuova Golf VII GTI si distingue innanzitutto per il nuovo motore 2.0 turbo benzina TSI a quattro cilindri EA888. Giunto oggi alla terza generazione questo propulsore dispone ora di maggiore potenza e coppia. Sulla nuova Golf GTI ci siamo concentrati in maniera particolare anche sulla dinamica di guida della vettura, che secondo noi risulta davvero migliorata rispetto al modello precedente».

Perché parlate di un motore di nuova generazione? In che cosa è cambiato il 2.0 TSI rispetto al passato?

«Definiamo il nostro attuale 2.o turbo benzina TSI è un motore nuovo perché la testata dei cilindri  è stata completamente rivista. Inoltre il motore è ora dotato di un innovativo sistema di raffreddamento ad acqua che insieme ad una gestione termica completamente riprogettata, permette di raggiungere prima la temperatura di esercizio e quindi di contenere sensibilmente i consumi di carburante. Inoltre il nuovo 2.0 TSI è dotato di fasatura variabile sia in uscita che in entrata a tutto vantaggio dell’efficienza energetica. Questa unità peratro è in grado di erogare 350 Nm di coppia massima, un risultato che corrisponde a 70 Nm in più rispetto al modello precedente. Le emissioni di CO2 sono state però ridotte da 170 a 139 g/km e grazie a questo risultato siamo stati in grado di rispettare la norma antinquinamento Euro 6».

Ci può parlare del differenziale elettronico XDS e del nuovo sterzo che equipaggia la GTI di settima generazione?

«Sulla nuova GTI abbiamo introdotto il sistema XDS Plus, un differenziale elettronico che interviene in maniera mirata frenando la ruota interna alla curva, aumentando quindi la stabilità del veicolo. Sulla nuova GTI abbiamo introdotto anche lo sterzo progressivo  che invece di richiedere solo 2,1 giri di volante invece che 2,8 per passare da fondo corsa a fondo corsa. La macchina risulta quindi molto più agile specialmente nel misto stretto».

Con la nuova GTI debutta la versione Performance. Di che cosa si tratta?

«Per la prima volta nella storia della GTI abbiamo deciso di introdurre la versione Performance. Si tratta di un modello particolare, più tecnico, che può vantare 230 CV di potenza e che viene proposto con un sovraprezzo tutto sommato molto accessibile. Questa versione non ha solamente 10 CV in più rispetto alla normale GTI, ma offre anche un impianto frenante più potente e il blocco del differenziale anteriore che rispetto ad un classico sistema meccanico interviene molto più repentinamente e sempre interagendo con l’ESC. Quando la centralina riconosce il pattinamento si attiva una frizione a lamelle che trasmette la forza motrice solo alla ruota che mantiene più aderenza in curva, regalando in questo modo sempre il massimo in termini di trazione. L’intervento del differenziale si avverte in maniera particolare quando si apre il gas in uscita di curva, con la vettura che viene messa nelle condizioni di percorrere una traiettoria molto precisa e molto più veloce».

Il sistema elettronico della stabilità non rischia di essere troppo invasivo su un'auto di questo tipo, andando a compromettere il piacere di guida?

«No, questo è impossibile perché la nuova Golf GTI viene equipaggiata di serie con uno speciale ESC che prevede la funzione Sport. Selezionando questa modalità di guida il controllo elettronico di stabilità lascia maggiore margine d’intervento al pilota, intervenendo solo più tardi».

La nuova GTI promette consumi più contenuti a fronte di prestazioni più elevate. Com'è stato possibile?

«Golf GTI e GTI Performance raggiungono una velocità massima di 250 km/h e consumano mediamente 6,0 l/100 km, un risultato inferiore del 18% rispetto al passato. Questo risultato è stato possibile grazie all’aerodinamica ottimizzata e soprattutto ad un peso ridotto di 42 kg rispetto al modello di precedente generazione».

Definite confortevole ed adatta anche ai lunghi viaggi un'auto sportiva come la GTI. Perché? 

«Grazie al sistema DCC è possibile regolare in maniera attiva l’assetto e personalizzare la vettura che può così trasformarsi da una sportiva senza compromessi ad un’auto da viaggio. Grazie a questa possibilità la GTI infatti rimane anche molto confortevole ed adatta a chi necessita di percorrere molti chilometri. Riassumendo quindi possiamo dire che la nuova versione sportiva della Golf si distingue per il massimo dinamismo ma anche per il massimo confort. Per questo sono sicuro che oggi inizia una nuova era per la gamma GTI».