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"Conosco bene i problemi delle auto elettriche. Ne ho una in famiglia, e vi assicuro che a Roma la ricarica pubblica è come Mission Impossible" La posizione del Ministro Salvini è netta: “La mobilità elettrica è il futuro, quindi incentivare la produzione, il riciclo e il riuso sono fondamentali, ma serve anche una visione strategica. Un esempio? nel PNRR abbiamo i fondi per comprare 3000 autobus elettrici e, quando mi hanno presentato l’idea, ho chiesto quanti di questi 3.000 ne sarebbero stati prodotti in Italia. Risposta? Solo 1.000, gli altri li compreremo all'estero. Non vorrei che fosse così per il futuro anche per le auto elettriche, andando a finanziare con il soldi del PNRR (che sono presi "a prestito") le economie di altri Paesi.
Sono davvero tanti sono i temi affrontati in questa prima giornata all’Automotive Dealer Day a Verona e, in occasione dell’incontro con il Ministro Salvini. Il presidente dell’associazione Motus-E Massimo Nordio, ha fatto il punto sui progressi verso una mobilità elettrica rispetto agli altri paesi Europei:
"Noi siamo il fanalino di coda in Europa (riguardo alle immatricolazioni delle BEV). Tuttavia le ricerche effettuate ci dicono qualcosa diverso: c’è una grande curiosità da parte degli italiani per prendere in considerazione le vetture elettriche, ma la propensione non si trasforma in acquisto. I motivi sono principalmente due: sistema d’incentivazione e infrastruttura di ricarica, che deve crescere di pari passo con le immatricolazioni delle BEV. In altri Paesi europei come ad esempio Francia, Germania o Spagna, sono decisamente più avanti nella transizione. Hanno speso i soldi del loro PNRR puntando a sviluppare questa trasformazione, producendo quattro volte i veicoli che vengono prodotti in Italia. Inoltre, la Spagna ha sfruttato l’opportunità della mobilità elettrica, costruendo il più grande centro di riciclo in Europa".