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E’ un periodo di grande fermento, quello che sta attraversando la Maserati. E non potrebbe esserci notizia migliore per i fan della casa di Modena, visto che, finalmente, sono in arrivo dei nuovi modelli. Tranquilli: non si tratta dei soliti Suv. O perlomeno, non solo.
Fonti vicine alla Maserati ci hanno confermato, prima di tutto, l’arrivo di una nuova sportiva a motore centrale. Si tratta dell’ormai nota MMXX, che sfrutterà una scocca di fibra di carbonio o in materiali compositi. Allo stadio attuale di sviluppo, infatti, il progetto M240 prevede soltanto il pavimento di carbonio, ma non i brancardi e il parafiamma. E' altrettanto vero, però, che al momento non è ancora stata presa una decisione definitiva in merito. Quindi non è da escludere del tutto che, in una fase più avanzata, i vertici della Maserati decidano di passare a una monoscocca vera e propria in carbonio. In stile Alfa 4C o Lamborghini Aventador, per intenderci.
Questa nuova sportiva sfrutterà una versione potenziata e aggiornata del V6 2.9 biturbo Alfa Romeo di origine Ferrari, che dovrebbe superare di slancio i 600 CV. Questo sei cilindri delle meraviglie verrà montato alle spalle del guidatore in posizione longitudinale e sfrutterà quindi un cambio transaxle. Per la precisione dovrebbe essere il Tremec TR- 9080 DCT a doppia frizione con 8 rapporti che sfrutta la nuova Corvette C8.
La buona notizia è che non dovremo aspettare nemmeno troppo tempo per vederla dal vivo: la MMXX dovrebbe essere mostrata nella sua veste definitiva in primavera, probabilmente a maggio, per entrare poi effettivamente in produzione il prossimo autunno. Questa stessa supercar, successivamente, arriverà anche in una versione 100% elettrica, ma non prima del 2022.
Tramonta definitivamente, invece, l’ipotesi di una Maseratina sportiva su base Alfa 4C con motore V6. Per la verità questa potenziale rivale della Porsche Cayman, di cui vi avevamo parlato addirittura 5 anni fa, non ha mai raggiunto la fase reale di sviluppo, ma è rimasta soltanto una suggestione sul tavolo di qualche progettista. Così come non arriverà mai - ma questo è noto da tempo - la Alfieri con motore anteriore e telaio in alluminio, che, con il suo prototipo, aveva tanto fatto sognare al Salone di Ginevra del lontano 2014.
Ma non è finita qui, perché il Suv compatto è finalmente pronto. Il Levantino nascerà sulla piattaforma Giorgio di origine Alfa Romeo, ma avrà un valore di passo diverso dallo Stelvio (+ 10 cm). A livello di design, però, non dovete immaginare semplicemente un Levante più piccolo. Il frontale, in particolare, sarà molto diverso visto che, per dirne una, avrà i fari a sviluppo verticale e non orizzontale come avviene sul fratello maggiore. Il Suv di segmento D, nonostante sia fatto e finito, in ogni caso non dovrebbe arrivare prima del 2021.
Anno nel quale è previsto anche l’arrivo del Levante restyling. Le novità in termini di stile e di contenuti si accompagneranno ad un importante aggiornamento a livello powertrain. Il Suv più grande della famiglia verrà equipaggiato per la prima volta con un sistema mild hybrid a 48 Volt. Un ibrido leggero, quindi, che non permetterà mai di viaggiare soltanto in modalità elettrica, ma comunque importante per migliorare l’efficienza, supportando il motore termico nelle fasi di accensione e ripartenza.
A proposito di motore: il mild su Levante sarà abbinato a un quattro cilindri turbo benzina, ma non agli attuali V6 assemblati dalla Ferrari. Con ogni probabilità si tratterà del 2.0 sovralimentato Alfa Romeo prodotto a Termoli, oppurtunamente modificato. La tecnologia mild a 48 Volt con il 2.0 di origine Alfa arriverà anche su Ghibli, già a partire dal prossimo autunno, ma non su Quattroporte. L’ammiraglia, evidentemente, non è stata giudicata idonea per il montaggio di un motore a quattro cilindri.
Per il momento, quindi, Maserati non offrirà soluzioni full hybrid, né tantomeno plug-in hybrid, quindi con possibilità di ricarica alla colonnina. Due opportunità che si realizzeranno, quasi sicuramente, soltanto nel 2022-2023, quando veranno presentate le nuove generazioni di Quattroporte, Ghibli e Levante. I nuovi modelli abbandoneranno definitivamente l’architettura attuale, la famosa M156 derivata dall’ecosistema Chrysler, che non permetterebbe più i necessari aggiornamenti in termini di di Adas ed elettrificazione. Questi tre modelli, quindi, rinasceranno sfruttando fino in fondo le sinergie che, da oggi in avanti, si verranno a creare grazie alla fusione del Gruppo FCA con i francesi di PSA. Ma questa è tutta un'altra storia.