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Sarà probabilmente una Maserati molto diversa ma non meno emozionante quella che vedremo nel 2022, quando e se si sarà compiuto il piano industriale 2018-2022 presentato oggi a Balocco in quello che è stato chiamato il “Capital Markets Day”. La giornata è di quelle importanti, tanto che Sergio Marchionne si è presentato in cravatta, indossata però sotto al consueto maglioncino.
Uno dei passi più importanti, da tempo annunciato ma solo adesso c'è la conferma ufficiale, è la nascita della Maserati Alfieri: sarà una coupé declinata anche in versione cabriolet ad alte prestazioni destinata a sostituire le attuali GranTurismo e GranCabrio, che con ormai un decennio di carriera alle spalle hanno fatto il loro tempo.
Le nuove Maserati Alfieri e Alfieri Cabrio saranno costruite intorno ad una nuova piattaforma modulare in alluminio, ma soprattutto avranno una motorizzazione ibrida che promette miracoli, o quasi. Da Modena usciranno infatti dei bolidi silenziosi in grado di scattare da 0 a 100 km/h in un tempo nell'ordine dei 2 secondi e di superare i 300 km/h. In programma anche versioni con motore V8 a combustione interna derivati dai Ferrari, ma affiancati da un modulo ibrido plug-in secondo un'architettura denominata “Maserati Blue”.
Le Maserati con la spina, che saranno oltre alle Alfieri anche la nuova Quattroporte e la nuova Levante che dovrebbero essere lanciate tra un paio d'anni, saranno delle 4WD grazie a tre motori elettrici alimentati da batterie a 800V. L'obiettivo è quello di competere con Tesla e Porsche, che con i loro modelli più recenti hanno dimostrato che il futuro del segmento “luxury” passa per l'elettrificazione.
In programma ci sono anche le motorizzazioni 100% elettriche previste per quattro modelli: oltre alle Alfieri, la riceveranno la Levante di seconda generazione, la nuova Quattroporte e la Ghibli restyling.
Maserati, seguendo il trend dettato dalle attuali restrizioni, punta ad eliminare i motori Diesel, che pure hanno contribuito ad allargare la base delle clientela.
La riuscita del piano, che pare piuttosto ambizioso, poggerà soprattutto sul nuovo SUV di segmento D, che ancora non ha un nome, il quale sarà con tutta probabilità ispirato a quello di un vento come da tradizione della Casa modenese. Avrà anch'esso una versione ibrida plug-in, ma non sarà 100% elettrico come il resto della gamma almeno nei primi anni dopo il lancio. Sulla carta dovrebbe rappresentare il 26% dei volumi della Casa del Tridente.
In totale, il piano illustrato dal responsabile del brand Tim Kuniskis (a capo anche di Alfa Romeo) prevede una gamma composta nel 2022 da sei nuovi modelli che dovrebbe essere capace di raggiungere un target di vendite di 100.000 vetture all'anno e margini superiori del 15% rispetto ad oggi.