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Nel corso della prova del Cinquone Gara, che abbiamo portato in pista a Pavia con il nostro #Masterchampion Milos Pavlovic, abbiamo conosciuto ed intervistato anche Mario Ferraris, pilota dal piede pesante oggi al vertice dell'azienda fondata negli anni 50 dal padre. Ecco cosa ci ha detto.
Chi è la Romeo Ferraris?
«La Romeo Ferraris nasce con mio padre (Romeo Ferraris) nel 1959 come officina di preparazione per le Formula Italia. Da lì è poi iniziata l'avventura con le 500, la motonautica, fino ai giorni nostri. In questi anni abbiamo vinto settanta titoli, quindi un impegno sportivo ed un palmares di tutto rispetto».
Cosa fa la Romeo Ferraris oggi?
«Oggi Romeo Ferraris è reparto corse (Cinquone Corsa ma recentemente anche le Mercedes per il Superstars, ndr), ma è anche un'azienda che cura il tuning delle auto di serie. Siamo anche dei costruttori: il Cinquone stradale, nelle sue varie declinazioni, è omologato per l'uso stradale denominata Romeo Ferraris Cinquone. Ci stiamo specializzando con due nuove figure Bentley».
Come è nata l'idea del Cinquone Corsa?
«L'idea nasce dal nostro socio Aldo Cerruti che voleva una macchina strana per correre contro macchine decisamente più prestazionali. Così è nato il Cinquone che pesa 1.000 kg, ha un massimo di 350 CV ed è molto bella da guidare anche se un po' delicata. Abbiamo avuto ottimi risultati nelle corse in cui abbiamo partecipato e nel 2015 ci concentreremo, sempre nel CITE, per puntare alla vittoria assoluta contro le BMW M3. Non sarà facile ma ci proviamo».
Ci parli del Cinquone stradale?
«Partiamo dalla 500 Abarth e la caratterizziamo con un intervento estetico, cerchi specifici da 18" per l'aumento di carreggiata, freni, assetto e naturalmente una preparazione del motore da 210 o 248 CV. Facciamo la biposto, ma anche personalizzazioni di interni ed esterni a misura di cliente».
Perché comprare un Cinquone e non una Abarth standard?
«Perché va meglio! (ride). In realtà la vettura è di base una Abarth, quindi onore e merito al costruttore di Torino per il gran lavoro che è alla base del Cinquone. Noi interveniamo per migliorarlo a modo nostro. Un po' come facevano i preparatori di una volta».
La critica è che il Cinquone costa una follia. Tu che ne pensi?
«È un'auto di nicchia, molto personale e quindi costa. Ma io di cose belle che costano poco non ne conosco!»