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Il 7 marzo segna una svolta decisiva per lo stabilimento Marelli di Crevalcore, con il fondo americano Kkr chiamato a selezionare il partner per il passaggio di proprietà. In cima alla lista dei contendenti c'è Tecnomeccanica, che propone un piano ambizioso con un investimento di 22 milioni di euro e la promessa di inserire gradualmente 152 lavoratori nell'organico entro dicembre. Dall'altra parte, Niche Fusina presenta un piano di reindustrializzazione completa entro il 2028, accompagnato da un investimento di 15 milioni di euro.
Le proposte delineano scenari differenti: Tecnomeccanica punta sull'espansione graduale delle operazioni, con produzioni iniziali di componenti pressofusi in alluminio e plastica. Il piano prevede anche l'assunzione di lavoratori precedentemente operanti presso il sito francese Marelli di Argentan, ampliando le attività nel settore delle batterie elettriche e dell'illuminazione automobilistica.
Dall'altra parte, Niche Fusina, appartenente al gruppo statunitense Data, propone un investimento più consistente, mirando a una riqualificazione totale che si concluderebbe nel 2028. Questo piano prevede un massimo di 130 nuove assunzioni con uno sguardo rivolto ai settori dell'automotive, della difesa, dell'aerospazio e civile, nell'ambito dell'alluminio secondario.
Il sindacato, rappresentato da Fim-Fiom-Uilm-Fismic-Uglm, ha rassicurato i lavoratori, dichiarando che in entrambi i casi le condizioni economiche e normative sarebbero garantite. L'incontro previsto con Marelli non solo valuterà i piani industriali proposti, ma sarà anche l'occasione per iniziare a discutere del piano sociale, un aspetto cruciale per i 229 dipendenti di Crevalcore.