Marelli chiude e lascia a casa 230 dipendenti a Crevalcore

Marelli chiude e lascia a casa 230 dipendenti a Crevalcore
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La fabbrica di Marelli a Crevalcore, in provincia di Bologna, chiuderà il prossimo anno
21 settembre 2023

Chiude lo stabilimento di Marelli a Crevalcore, in provincia di Bologna. Nella fabbrica, che consta di 230 dipendenti, la produzione era legata ai motori endotermici. Ad annunciarlo in un incontro con i sindacati, è stata la stessa azienda, che ha inoltre fatto sapere che la produzione sarà spostata nello stabilimento di Bari. Marelli ha però precisato che l'Italia è "strategica, un centro di rilievo in ambito ingegneria e ricerca e sviluppo, così come un importante polo produttivo".

Quanto alle motivazioni della chiusura, una nota dei sindacati di settore chiarisce che l'azienda ha fornito due ragioni. La prima è l'andamento negativo della fabbrica produttrice di collettori per l'aspirazione dell'aria e di pressofusi di alluminio, con perdite intorno ai 6 milioni di euro dovute in parte anche all'aumento del costo dell’energia. La seconda è lo scarso utilizzo della capacità produttiva, che dal 45% odierno scenderebbe al 20% nel 2027. Questo perché non sono previsti investimenti per adattare lo stabilimento all'elettrico. La fabbrica sarà così chiusa il prossimo anno.

"Chiediamo a Marelli di rivedere la sua decisione e al Governo di convocare immediatamente un tavolo istituzionale di confronto - si legge nella nota diffiusa dai sindacati -. È da tempo difatti che chiediamo riconversioni per le fabbriche legate al motore termico, senza le quali la chiusura di Crevalcore sarà solo la prima di una lunga serie, così come chiediamo di concentrare le risorse pubbliche sulle leve che possono salvaguardare e rilanciare l’industria di esportazione".

"È su queste priorità - aggiungono i sindacati - che si deve concentrare l’interesse del Ministero del Made in Italy e delle Imprese, trasformando le dichiarazioni di principio sull’automotive in atti concreti. Per chiedere a Marelli di ritirare la decisione di chiusura della fabbrica di Crevalcore e per chiedere al Governo di convocare un tavolo di confronto, si proclama la mobilitazione permanente a Crevalcore e otto ore di sciopero in tutto il gruppo per venerdì 22 settembre".

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