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Mentre proseguono in America i collaudi della 500 EV, ossia la variante elettrica della city car torinese, l'Amministratore Delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, ha colto l'occasione dell'assemblea tenutasi ieri all'Anfia (nel corso della quale ha espresso la volontà del Lingotto di uscire dalla stessa), per esprimere il proprio parere in merito all'auto elettrica.
Marchionne ha infatti precisato che la strada per l'auto elettrica non è «da abbandonare, tutt'altro. Ma oggi indirizzare tutto lo sforzo normativo nel promuovere questo tipo di trazione porterebbe solo ad un aumento dei costi, senza nessun beneficio immediato e concreto.»
L'Ad di Fiat e Chrysler ritiene essere «più saggio al momento, concentrare l'impegno sulla promozione dell'auto sostenibile migliorando i motori tradizionali, sostenendo inoltre l'utilizzo di carburanti alternativi, soprattutto il metano.»
Guardando al futuro, la trazione elettrica è una «delle più promettenti.» Per quanto concerne invece il lancio della 500 Elettrica, Marchionne ha tenuto a precisare che per «ogni 500 elettrica venduta perderemo circa 10.000 dollari; gli ostacoli tecnici da superare sono ancora tanti (Batteria, ricarica, rete di rifornimento); il mercato è quasi inesistente. Oggi "si tratta di una tecnologia che non è alla portata delle tasche normali.»
Fonte: Ansa