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Sergio Marchionne, Amministratore Delegato del Gruppo Fiat-Chrysler, ha oggi smentito quei rumors che volevano il Lingotto vicino ad una alleanza con il marchio Peugeot, dichiarando che: «Ci sono sempre discussioni con l'industria ma nessun piano per un'alleanza con Peugeot. Non ci sono state trattative. Questa è pura speculazione.»
Il Gruppo Fiat è poi tornato sulla questione dei contratti collettivi, che, come precisato dal Segretario Generale della Fismic, Roberto Di Maulo: «Il contratto specifico di primo livello, firmato il 13 dicembre con la Fiat, è operativo e comincerà a dare i primi risultati tangibili ai lavoratori già dalle busta paga di gennaio, quando ci saranno aumenti sulla paga base di 79 euro medi mensili.»
«Il contratto - osserva - è stato approvato dalla maggioranza delle Rsu uscenti e gli accordi su cui si fonda sono stati approvati in ben tre referendum, con oltre 12 mila lavoratori coinvolti (Pomigliano, Mirafiori ed ex Bertone di Grugliasco) e inoltre il Tribunale del lavoro di Torino li ha già giudicati perfettamente legittimi. Fa quindi sorridere l'ennesima dichiarazione di sciopero da parte della Fiom, che ormai ha intrapreso una donchisciottesca crociata contro i moderni mulini a vento e si ostina a cercare di far riesumare la lotta di classe, neanche fossimo nel Novecento.»
«Ugualmente privo di qualunque fondamento - prosegue Di Maulo - è il tentativo di proporre un referendum abrogativo sulla base di regole che non esistono più e che non possono essere prese a pretesto per invalidare il cammino dell'opera di rinnovamento delle relazioni sindacali del Paese. Se la Fiom volesse sul serio rimanere all'interno di questo ineluttabile processo, ha una cosa sola da fare: smetterla di agitarsi e chiedere alle parti firmatarie dell'adesione al contratto nazionale dei metalmeccanici in vigore (quello firmato nel 2009) di aderire al contratto Fiat.»
Fonte: Ansa