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Fiat produrrà a Mirafiori, oltre all'Alfa Romeo Mito, una famiglia di vetture di alta gamma destinate ai mercati europei ed internazionali. A Melfi verranno prodotti i SUV e a Cassino, grazie alla piattaforma già definita con Chrysler, nuovi modelli anche per l'export.
Alfa Romeo e Maserati al centro dell'attenzione
Ad affermarlo è il Lingotto in una nota dopo l'incontro coi sindacati, precisando che negli impianti italiani saranno prodotti 17 nuovi modelli tra il 2013 ed il 2016. Per il rilancio il Lingotto punta, come precisato in apertura, su Alfa Romeo e Maserati nei segmenti alti, su Jeep per i SUV e su 500 e derivate nei segmenti più piccoli del mercato.
Gran parte degli investimenti italiani riguarderanno quindi il brand del Biscione ed il marchio del Tridente, onde competere nel segmento medio alto non solo con la Ferrari. A partire dal mese di gennaio arriverà sul mercato la nuova Quattroporte e, sempre tra il prossimo anno e quello successivo, arriveranno altri due nuovi modelli del marchio modenese.
Jeep: tutto resterà dov'è
Elevato anche il potenziale di Alfa Romeo, che a partire dalla 4C verrà rilanciato, mentre per quanto concerne il marchio Jeep, in una e-mail agli impiegati della Chrysler, Marchionne assicura che la produzione non sarà trasferita dagli Stati Uniti alla Cina come vociferato. Smentita anche l'ipotesi di un accordo con PSA, con cui c'è «un rapporto storicamente forte» e con GM (i colloqui risalgono al 2008) per dare vita a un grande Gruppo.
“Per il rilancio il Lingotto punta su Alfa Romeo e Maserati nei segmenti alti, su Jeep per i SUV e su 500 e derivate nei segmenti più piccoli del mercato”
Lancia: previsto un ridimensionamento
Grazie alla Casa di Detroit, con cui resta l'obiettivo della fusione entro il 2014 o il 2015, i conti del Gruppo Fiat vanno bene. Il marchio Lancia, invece, «ha un appeal limitato» e sarà ridimensionato. Sono queste le linee guida del nuovo piano del Gruppo Fiat, illustrato da Sergio Marchionne nella conference call sui conti del primo trimestre.
Sindacati soddisfatti per gli investimenti in Italia
Buone notizie quindi per i sindacati, che per la maggior parte hanno accolto il nuovo piano con entusiasmo. Raffaele Bonanni, Segretario Generale della CISL, ha infatti dichiarato, dopo l'incontro con Sergio Marchionne, che «entro il 2015 tutti gli stabilimenti Fiat saranno saturati con l'impiego di tutti gli attuali dipendenti in Italia. Il fatto che nessuna fabbrica in Italia chiuda, mentre Ford e Peugeot hanno annunciato lo stop di stabilimenti, è di grande rilievo.»
Fonte: Ansa