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Inizia con la rimozione della targa Fiat dal Lingotto di Torino e con la sostituzione del logo FCA la nuova epoca di Fiat-Chrysler.
Il Consiglio di Amministrazione di FCA ha infatti nominato oggi John Elkann Presidente e Sergio Marchionne Amministratore Delegato di FCA.
Il debutto a Wall Street «è un momento storico», commenta Elkann. «E' il culmine del lavoro che abbiamo fatto negli ultimi cinque anni e mezzo per raggiungere un'unione straordinaria», aggiunge a sua volta Marchionne.
«La nascita ufficiale di Fiat Chrysler Automobiles, con il suo debutto al New York Stock Exchange - osserva Elkann - rappresenta un momento storico. A partire dalle fondamenta e dalle aspirazioni di Fiat e di Chrysler, si apre oggi una fase completamente nuova, che ci consentirà di affrontare da protagonisti il futuro del settore automobilistico mondiale. E' una grande sfida, che siamo pronti a raccogliere con determinazione».
«La quotazione di oggi a Wall Street - dice Marchionne - è il culmine del lavoro che abbiamo fatto negli ultimi cinque anni e mezzo per raggiungere un'unione straordinaria. FCA ha stabilito un percorso di crescita aggressivo, sulla base degli obiettivi annunciati durante l'Investor Day del 6 maggio».
«La strada che abbiamo scelto non è quella più facile né quella che richiede lo sforzo minore. Abbiamo abbracciato lo spirito d'avventura – continua il top manager italo-canadese - siamo animati dalla forza di chi persegue una sfida, siamo guidati dai valori di chi riconosce l'importanza delle differenze culturali».
«La quotazione di FCA – conclude Marchionne - segna un traguardo importante, conquistato con tenacia. Eppure, come tante pietre miliari, non rappresenta solo la fine di qualcosa, ma è soprattutto un nuovo inizio. La giornata di oggi segna l'inizio del nostro viaggio come FCA, come un unico costruttore globale».
Sempre da oggi è operativo il nuovo Consiglio di Amministrazione di FCA, che è composto da John Elkann, Sergio Marchionne, Andrea Agnelli, Tiberto Brandolini d'Adda, Glenn Earle, Valerie A. Mars, Ruth J. Simmons, Ronald L. Thompson, Patience Wheatcroft, Stephen M. Wolf e Ermenegildo Zegna.
Fonte: Ansa