Marchionne: «La Fiat è un esempio positivo»

Marchionne: «La Fiat è un esempio positivo»
Pubblicità
Sergio Marchionne ha tenuto ieri una riunione per rassicurare i dipendenti del Gruppo Fiat su come davvero stanno le cose
26 settembre 2012

Una riunione inusuale quella tenutasi ieri a Torino, con oltre 6.000 manager, dirigenti e quadri del Gruppo per raccontare come davvero stanno le cose dopo quello che è stato «un bombardamento di informazioni totalmente sballate.»

Il Presidente della Fiat, John Elkann e l'Amministratore Delegato Sergio Marchionne decidono di parlare direttamente ai dipendenti e ai dirigenti, convocati al Centro Congressi del Lingotto per confermare gli impegni presi e l'intenzione di andare avanti: «siamo pronti a fare la nostra parte, ma non da soli», dice Marchionne.

Fiat sempre al centro degli interessi

Ad ascoltare, in collegamento in streaming, i manager della sede Chrysler di Auburn Hills e i dipendenti degli stabilimenti in cui l'attività produttiva non è ferma. «Non ho mai smesso di occuparmi della Fiat e non ho intenzione di farlo. Non ho alcuna intenzione di abbandonarvi», sottolinea Marchionne.

«Tutti eravate abituati a una guida sempre presente. E poi, all'improvviso, una settimana c'era e quella dopo stava a 7.000 chilometri di distanza. So che sono nati dubbi – precisa l'AD di Fiat -  dentro l'azienda e che li avete condivisi con i vostri colleghi. Dubbi sul mio impegno personale in Fiat e in Italia, timori che il mio ufficio di Detroit possa diventare quello principale. Questi pensieri possono avere alimentato un certo senso di abbandono. Vi ho voluto incontrare anche per questo.»

sergio marchionne
Ai dipendenti Marchionne chiede di «non mollare. Abbiamo gestito e assorbito i problemi senza assistenza esterna e li abbiamo superati.»

Necessario un nuovo modello di businnes

«E' necessario - spiega l'AD del Lingotto - ripensare il modello di business al quale siamo abituati. Dobbiamo renderci conto che, viste le attuali condizioni della domanda di auto e le previsioni degli anni a venire, l'Italia e l'Europa non potranno per noi più essere i soli mercati finali. Il loro peso è diventato troppo piccolo. Possiamo e dobbiamo pensare al settore dell'auto in Italia con una logica diversa, orientarlo in modo differente e attrezzarlo perché diventi un importante centro di produzione per le esportazioni fuori dall'Europa.»

Ai dipendenti Marchionne chiede di «non mollare. Abbiamo gestito e assorbito i problemi senza assistenza esterna e li abbiamo superati. Le crisi del passato non erano pesanti come questa ma ne siamo sempre venuti fuori con un grande sforzo collettivo. Anche ora è possibile.» «La Fiat è un esempio positivo. O l'esempio di una grande impresa industriale che non si rassegna all'abbandono. Siamo l'esempio di quella parte del Paese che si tira su le maniche e si mette alla prova

La Fiat - dichiara Marchionne - è l'esempio di quella parte del Paese che si tira su le maniche e si mette alla prova

Incontro coi sindacati a metà ottobre

«A volte mi sono chiesto se ne valga la pena, mi sono chiesto che senso abbia fare tutto ciò per un Paese che non apprezza, che spera nei miracoli di un investitore straniero, che ci dipinge come sfruttatori incapaci. Ma poi mi sono reso conto che loro non sono la maggioranza e non sono certo la parte sana del Paese.» Marchionne, che ribadisce l'intenzione di incontrare a metà ottobre i sindacati, impegnati a Roma con i ministro Elsa Fornero e Corrado Passera, torna poi sulle polemiche di questi giorni dopo il botta e risposta con Diego Della Valle. Al Presidente della Tod's fa ancora una allusione quando, lasciando il Lingotto, dice: «Era importante per noi parlare con i nostri dipendenti. Questa è gente nostra, né i sindacati né i politici né la gente che fa le borse possono parlare al posto nostro.»

john elkann (1)
Anche John Elkann parla nell'intervento di «attacchi inaccettabili in Italia: abbiamo sentito commentatori, analisti, esperti di settori che in realtà non conoscono, politici in cerca di facili bersagli, persone che parlano e non dicono la verità.»

 

Anche John Elkann parla nell'intervento di «attacchi inaccettabili in Italia: abbiamo sentito commentatori, analisti, esperti di settori che in realtà non conoscono, politici in cerca di facili bersagli, persone che parlano e non dicono la verità.» Il Presidente della Fiat ricorda che il 2012 sarà «un anno importante: le previsioni di fine anno indicano risultati in crescita. In aggregato rappresenteranno il risultato più alto raggiunto da Fiat in tutta la sua storia. Tutto questo - ha aggiunto ai manager riuniti al Lingotto di Torino - è frutto dell'impegno di Sergio Marchionne e della sua squadra ed è soprattutto merito vostro e del vostro lavoro.» Elkann sottolinea anche la qualità dei prodotti del Gruppo e pone l'accento sul «rispetto dell'ambiente e di ognuna delle comunità in cui il Gruppo è presente.»

Fonte: Ansa

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità