Marchionne: «L'incertezza politica italiana non aiuta il Gruppo Fiat»

Marchionne: «L'incertezza politica italiana non aiuta il Gruppo Fiat»
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L'AD del Gruppo Fiat Sergio Marchionne è intervenuto nella giornata di apertura dell'83° Salone di Ginevra spiegando che è necessario ritrovare stabilità politica per tornare a vendere auto in Italia
5 marzo 2013

Ginevra - L’Amministratore Delegato del Gruppo Fiat Sergio Marchionne è intervenuto nella giornata di apertura dell’83° Salone di Ginevra parlando del futuro dell’Azienda in Italia in un periodo in cui l’instabilità politica causata dall’esito delle recenti elezioni non fa altro che complicare ulteriormente la situazione.

Per vendere auto serve stabilità politica

«L'incertezza politica crea incertezza nei mercati e questo non aiuta chi come noi deve vendere auto. La certezza di governabilità dell'Italia è necessaria e ora non l'abbiamo. L'ingovernabilità non porterà al rinvio degli investimenti a meno che non ci sia una decisione drastica come l'uscita dall'euro».

 

«Un numero davvero grande di italiani ha chiesto con il voto un cambiamento. Se vogliamo ignorarlo la conseguenza sarà l'instabilità».

 

Marchionne in ogni caso non si è voluto sbilanciare su quale possa essere la soluzione migliore per il governo del Paese, limitandosi a dichiarare: «La macchina deve ripartire

Mercato ancora in negativo anche nel 2013...

Secondo l’AD del Gruppo Fiat il mercato europeo dell’auto soffrirà ancora anche quest’anno: «Il 2013 per noi sarà più o meno come il 2012, sempre al traino degli Stati Uniti».

 

In merito alla vertenza per il rinnovo del contratto dei lavoratori del Gruppo, Marchionne ha dichiarato: «Il contratto si farà perché le difficoltà non sono insormontabili».

 

Marchionne infine si è espresso anche sull'acquisizione di Chrysler: «Dobbiamo stabilire una valutazione chiara per le quote Chrysler detenuta da Veba. È iniziato il processo di analisi di valutazione degli intermediari finanziari, dobbiamo verificare i potenziali candidati. Nessun aumento di capitale per le quote Veba».

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