Marchionne: «I miei commenti su Renzi e Firenze sono stati estratti dal contesto»

Marchionne: «I miei commenti su Renzi e Firenze sono stati estratti dal contesto»
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L'Amministratore Delegato del Gruppo Fiat si è espresso in merito alle sue recenti dichiarazioni su Renzi e Firenze, parlando inoltre del mercato europeo e di quello che servirebbe nel settore dell'Automotive
11 ottobre 2012

L'Amministratore Delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, è  intervenuto, a margine di un convegno dell'Acea, sulle osservazioni sul suo conto fatte dal sindaco di Firenze Matteo Renzi. Marchionne ha infatti partecipato a Bruxelles ad un incontro a porte chiuse con degli studenti organizzato dall'associazione dei costruttori d'auto europei. In questa sede, parlando con i giovani, secondo quanto si è appreso, si è espresso su Matteo Renzi e sulla città di Firenze.

L'AD di Fiat-Chrysler dichiara infatti di non essere un bugiardo e che «Matteo Renzi non è come Obama. Le mie valutazioni su Renzi restano invariate e sono personali e non attribuibili alla Fiat. Penso infatti che per la sua età e per l'esperienza limitata sia, almeno per il momento, non adeguato ad assumere una posizione di leader in un contesto economico e sociale complesso come è oggi quello italiano.»

«A mio parere - prosegue Marchionne - una maggiore esperienza, che può solo accumularsi nel tempo, lo renderà più maturo e di conseguenza gli eviterà di esprimere opinioni senza logica contro la Fiat e la sua posizione industriale nel Paese, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica a livello europeo. Tutto questo senza valutare minimamente l'impatto negativo, permanente e che comporterebbe gravissimi rischi, rispetto alle scelte industriali che abbiamo fatto

Marchionne-Renzi: opinioni estratte dal contesto

Marchionne tiene però a precisare che «i commenti su Firenze sono stati, a mia conoscenza, estratti fuori dal contesto e non devono essere interpretati come un mio giudizio sul valore di Firenze, che è una città per arte, cultura e scienze apprezzata e rispettata a livello mondiale, una valutazione che condivido pienamente.»

I commenti su Firenze sono stati, a mia conoscenza, estratti fuori dal contesto e non devono essere interpretati come un mio giudizio sul valore di Firenze


«La città di Firenze e la sua economia - spiega Marchionne - erano prese da me come riferimento per paragonarle alla complessità, al peso e alla dimensione di un Paese come gli Stati Uniti. Ho usato queste considerazioni per confrontare le responsabilità e le capacità del Presidente Obama con quelle di Matteo Renzi. La differenza mi sembra evidente.»

Moody's: un giudizio che non tiene conto della realtà effettiva

Mentre per quanto riguarda il giudizio espresso da Moody's su Fiat, Marchionne dichiara: «Aspettavamo la loro decisione che è comprensibile considerando lo stato del mercato italiano, ma il downgrade non riflette le condizioni finanziarie di Fiat nel suo insieme. Quel che interessa alle agenzie di rating è la cassa. Se la distruggiamo saremo molto più infelici che avere modelli nuovi.»

In Europa serve coordinazione

L'Amministratore Delegato di Fiat-Chrysler si è infine pronunciato sulla situazione del Mercato dell'Auto europeo, dichiarando che «ci deve essere un coordinamento a livello europeo per la ristrutturazione del settore auto, in modo da evitare che i Paesi in maniera tutta privata prendano provvedimenti per il loro stato, facendo cose che poi paghiamo tutti sulla nostra pelle da altre parti. Se il Governo francese dovesse intervenire per aiutare un suo produttore o succede la stessa cosa anche negli altri Paesi o altrimenti si mette a rischio il mercato interno.

Fonte: Ansa

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