Marchionne: «Al Governo chiedo di creare le condizioni per far lavorare la gente»

Marchionne: «Al Governo chiedo di creare le condizioni per far lavorare la gente»
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L’Amministratore Delegato di Fiat – Chrysler, Sergio Marchionne è tornato a pronunciarsi su numerosi argomenti di attualità del marchio a margine della riunione del Consiglio Italia-USA
7 giugno 2013

L’Amministratore Delegato di Fiat – Chrysler, Sergio Marchionne è tornato a pronunciarsi su numerosi argomenti di attualità del marchio a margine della riunione del Consiglio Italia-USA.

Il fondo Veba

L’A.D. di Fiat-Chrysler , ha nuovamente escluso la necessità di un aumento di capitale per finanziare l'acquisizione da parte di Fiat del 41,5% di Chrysler detenuto dal fondo Veba del sindacato USA Uaw, precisando che: «i colloqui con Veba vanno avanti. Non so quando arriveremo a un accordo, neppure se ci arriveremo».

Puntualizzando che il Gruppo dispone di una liquidità che oltrepassa i 21 miliardi, Marchionne non ha voluto parlare dei tempi della sentenza della Corte del Delaware sul valore della quota del 3,3% su cui Fiat e Veba hanno posizioni distanti, dichiarando che «la decisione è attesa per la fine del secondo trimestre, massimo terzo. Vediamo. Ho sbagliato la data già una volta».

Il top manager italo-canadese ha poi escluso un negoziato con le banche per un finanziamento dell'acquisizione della quota Chrysler, sentenziando: «Avete mai sentito dire da me che sto parlando con le banche? Parlo con le banche continuamente, ci sono vicine, c'è un dialogo su tantissime cose, ma non c'è niente di specifico su questo».

Occupazione in Italia

Per quanto concerne invece l’impegno a favorire l’occupazione in Italia, Sergio Marchionne ha invece dichiarato: «Abbiamo preso l'impegno di ristabilire una base di occupazione che sia decente in questo Paese. L'impegno però deve essere di tutti quanti. Noi abbiamo preso l'impegno di risanare la realtà industriale della Fiat in questo Paese finanziando le attività che sono disegnate per esportare prodotti italiani in tutto il mondo. Lo stiamo facendo con la forza del Gruppo che abbiamo anche al di fuori dell'Italia e questo ci darà la possibilità».

Abbiamo preso l'impegno di ristabilire una base di occupazione che sia decente in questo Paese. L'impegno però deve essere di tutti quanti

Il mercato

«Sono sempre stato convinto che in questi momenti ci sono grandissime opportunità per portare avanti un discorso di espansione di attività. Bisogna rendersi conto che in questo momento l'Italia non è un mercato su cui concentrarci, non come mercato di consumi. Quindi dobbiamo cercare di trovare il nostro futuro altrove. Lo abbiamo fatto nel passato e dobbiamo continuare a farlo».

Marchionne ha poi ricordato che il mercato italiano ha perso il 50% dei volumi in 5-6 anni: «Parliamo di una realtà che è stata dimezzata ed è completamente diversa da quella che conoscevamo. Questo ha avuto un impatto disastroso non solo sulle società che producono auto, ma su tutta la filiera. Abbiamo un rapporto di 1 a 7, 1 a 8 di dipendenti, quindi quando non gira la fabbrica ci trasciniamo dietro 8 altri dipendenti di aziende collegate. Quindi è una scelta molto, molto difficile».

Al Governo di larghe intese chiedo di creare le condizioni per fare lavorare la gente. Chiedo questo, solo questo. Il ministro Zanonato mi è piaciuto molto. E' una grandissima persona. Mi ha fatto grandissimo piacere che sia figlio di un operaio Fiat

L'euro

In relazione ad un discorso economico di scala più vasta, l’A.D. di Fiat – Chrysler ha invece commentato, a riguardo dei tassi di interesse associati all'euro, che questi: «sono stati lasciati a livelli troppo alti. Io avrei fatto di tutto per cercare di svalutare l'euro, perché non aiuta né l'economia né nessun altro. Abbiamo visto che il Giappone si è comportato in una maniera completamente diversa, che gli americani continuano a facilitare l'espansione del credito nei mercati finanziari e questo serve anche in Europa. Non possiamo limitarci a fare discorsi stoici. Dobbiamo veramente ripensare a questa posizione. Il livello attuale dell'euro non è sostenibile per alcuna azienda che voglia esportare».

Il rapporto con il Governo

A riguardo dell’incontro recentemente avvenuto con gli esponenti politici, Marchionne ha dichiarato: «Al Governo di larghe intese chiedo di creare le condizioni per fare lavorare la gente. Chiedo questo, solo questo. Il ministro Zanonato mi è piaciuto molto. E' una grandissima persona, umanamente lo è di sicuro, non lo conosco tecnicamente. Abbiamo parlato di tutto. Mi ha fatto grandissimo piacere che sia figlio di un operaio Fiat, andava alle colonie, quindi conosce bene la nostra realtà. Una bravissima persona. L'unica cosa che ho chiesto è che ci lascino lavorare senza ostacoli, non è molto».

Fonte: Ansa

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