Marca per marca, le ibride che hanno gli incentivi fino a 4.000 euro (aggiornato a gennaio 2023)

Marca per marca, le ibride che hanno gli incentivi fino a 4.000 euro (aggiornato a gennaio 2023)
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Con gli incentivi sulle auto nuove che ripartono serve una guida: ecco quella "totale" con i consigli della redazione per le auto ibride plug-in che hanno 4.000 euro di sconto (con rottamazione)
8 gennaio 2023

Articolo aggiornato al 9 gennaio 2023

La legge in vigore dall'anno scorso prevede che anche nel 2023 per le auto nuove ci siano degli incentivi all'acquisto (più alti in caso di rottamazione di una vecchia auto) e la corsa comincia fra poco, martedì 10 gennaio, per l'esattezza.  

C'è un po' più di tempo rispetto al 2022 che aveva visto aprirsi le richieste a maggio, ma in ogni modo i fondi sono limitati e se nei vostri orizzonti c'è un'auto nuova, meglio non aspettare troppo.

Come di regola, ci sono tre gradi di emissioni (0-20 grammi/km di CO2, le elettriche; 21-60 g/km, le ricaricabili e 61-135 g/km, tutte le altre di cui abbiamo già parlato qui). È il momento di occuparsi della fascia di mezzo, quella delle plug-in  suddivise per marca che rientrano negli incentivi statali. Il limite di prezzo è di 45.000 euro (compresi accessori, esclusa IVA) quindi 54.900 euro con le tasse, cifra più alta rispetto alle elettriche e alle termiche giustificata dal fatto che hanno motore termico, elettrico e una  costosa batteria.

I vantaggi vanno da 4.000 euro (con rottamazione, pochino) e 2.000 euro (senza rottamazione, pochissimo). Il testo del decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale il 16 maggio scorso ha stabilito che la rottamazione si può fare solo per le auto inferiore all'Euro 5.

Le ibride plug-in: 4.000 euro con rottamazione, 2.000 euro senza rottamazione

ALFA ROMEO: La new entry dell'anno è la Tonale PHEV Speciale da 280 CV, la motorizzazione più potente per la nuova Alfa, che ha pure la trazione Q4. La versione Veloce più accessoriata è appena fuori dal range di prezzo per gli incentivi ma la sorella più economica passa da 51.600 euro a 47.600 in caso di rottamazione. La guida è eccellente e anche la qualità della vita a bordo ha fatto un salto quantico. Tempi di attesa di 3-4 mesi.   

AUDI: La A3 e la Q3 ricaricabili di Audi possono avere l'incentivo, e si riconoscono dalla sigla TFSI e. Sono le berline e le Suv ibride ricaricabili più vendute per la Casa degli Anelli e hanno potenze che vanno dai 204 ai 245 CV. 

BMW: nella fascia 21-60 g/km si possono scegliere una monovolume, la 225e, una berlina, la 320e e una SUV, la X1, in vari allestimenti. Da quest'anno anche la X2 con il motore 225e, ma solo negli allestimenti più economici Advantage e Business-X. Prezzi, ovviamente, al top, i 4.000 euro di incentivo con rottamazione fanno poca differenza, ancor meno i 2.000 senza rottamazione.

CITROEN: Cambia poco nel listino francese: non c'è dubbio che la C5 Aircross ibrida plug-in possa attrarre, è grande e stilosa e molto comoda, con lo stesso ubiquo powertrain di PSA da 225 CV. Ancora più grande e più recente è la C5X (stessi motori) che è tornata dopo anni sotto forma di crossover.

CUPRA: marchio che sta tirando fortissimo, per questa fascia di incentivo ha la Formentor e-Hybrid da 204 a 245 CV e prezzi a partire da 41.700 euro. C'è anche la Leon (berlina e station) per quelli a cui non piacciono le Suv.

DS: La DS4 è la visione lussuosa e crossover del multiforme pianale elettrotermico di Stellantis, ma con interni decisamente più votati alla qualità. Efficienza dal comparto batterie, si fanno più di 50 km in elettrico. La più potente DS7 è anche lei incentivata.

FORD: un solo modello in questa fascia di incentivo, la Kuga con un motore di cilindrata insolitamente (e inutilmente) alta, 2,5 litri, i prezzi sono saliti molto rispetto allo scorso anno, la base da 38.000 euro è arrivata a 42.750 euro esclusi gli sconti. Non è esattamente il nostro consiglio n°1, perché con una cilindrata così, quando finiscono le batterie son dolori.

HYUNDAI: con l'uscita di scena delle Hyundai Ioniq ibride ricaricabili (da non confondere con la Ioniq 5, che è una elettrica), rimane la desideratissima Tucson PHEV, che parte da 47.000 euro ma è incentivabile con 4.000 euro.

JEEP: eccoci nell'olimpo delle ibride ricaricabili più desiderate (e vendute) in Italia con incentivo: quest'anno la più richiesta è stata la Compass 4xe seguita dalla Renegade 4xe, stessa meccanica ma un po' di spazio in meno dietro. L'abbinata con l'elettrico e il 1.300 arriva sino alla notevole potenza di 240 CV e persino la leggendaria Trailhawk (54.000 euro) rientra nel bonus. Caratteristica peculiare: le ruote dietro sono solo "elettriche".

KIA: la Casa coreana ha un sacco di modelli ibridi plug-in in listino che possono fruire dello sconto, fra tutte brilla la Sportage PHEV (da 47.250 euro aumentatissima), ma c'è anche la classica Ceed (da 35.500 euro, solo Sportwagon).  Per gli amanti delle crossover-coupé, ecco la Xceed da 36.250 euro.

LYNK &CO: nuovo attore sulla scena delle ibride ricaricabili, il modello 01 (più semplice di così non si poteva) è una parente della Volvo XC40 Recharge, ma solo per il telaio e il powertrain, interni e carrozzeria sono molto diversi. Innovativa la formula di affitto per 550 euro al mese tutto compreso, ma volendo si può anche comprare con l'incentivo per 44.500 euro. 

MAZDA: la Casa ha fatto una scelta un po' particolare, la CX-60 è una plug-in di grossa cilindrata (e di grossa taglia, è lunga 474 cm) da 2,5 litri a trazione integrale "classica" ma un'autonomia in elettrico notevole di quasi 80 km. Prezzi a partire da 51.915 euro.

MERCEDES: in questo momento è il costruttore con la gamma di ibride ricaricabili più ampia, che spazia dalle Classe A (da 46.057 euro) alla Classe B (un po' meno ambìta ma meno cara, 43.979 euro), alla CLA (filante sedan da 49.942 euro), alla CLA Shooting Brake (fa molto figo, ma in fondo è una station wagon che parte da 51.102 euro) fino alla suv compatta GLA (da 53.028 euro), tutte con motore 1.300 a a benzina e batteria da 15,6 kWh.

MG: storico marchio britannico passato in mani cinesi e ora arrivato anche in Italia, con la EHS, un'ibrida dal prezzo molto interessante di 36.590 euro esclusi gli incentivi. Ha un 1.500 turbo che con l'elettrico arriva alla rispettabile potenza di 258 CV.

MINI: c'è solo la Countryman in listino per la Casa britannica fra la plug-in, tutte a trazione integrale ALL4 quindi con prezzi che partono un po' in alto, da 46.600 euro. Bella pesante per essere Mini, quasi 18 quintali in ordine di marcia, vale a dire tre di quelle del 1959.

MITSUBISHI: un marchio un po' in ombra che ha (appunto) in listino la Eclipse Cross ibrida a quattro ruote motrici con un motore non molto europeo (2,4 litri benzina). Attenzione che la ricarica è con l'attacco ChaDeMo, pressoché abbandonato in Europa. Stesso discorso per la Outlander, più potente.

OPEL: l'intramontabile Astra (berlina e station wagon) e la Grandland sono entrambe nella lista degli invitati al beneficio degli incentivi da 2 a 4.000 euro, la prima con il motore da 180 CV, la seconda che può arrivare a 225 CV, tutte con il motore 1.600 a benzina. Condividono il progetto con Peugeot, DS, Citroen.

PEUGEOT: Debutto importante a fine anno 2022 della crossover 408, anche lei con i motori ibridi ricaricabili con 180 o 225 CV. Poi ci sono le 308 e-EAT8 (anche qui due potenze a disposizione, 180 e 225 CV e pure l'eccellente carrozzeria station wagon super spaziosa) e l'omologa 3008, versione Suv. Entra in gioco, in virtù di un prezzo contenuto, anche la comodissima e lussuosa 508, con prezzi a partire da poco più di 51.700 euro (da scontare).

RENAULT: la B-suv Captur è cresciuta di ben 10 cm rispetto alla prima serie, e la gamma si è arricchita di una versione plug-in da 160 CV con prezzi da 34.650 euro (30.650 con l'incentivo maggiore). Se non vi piacciono le Suv c'è la Megane berlina  e station wagon, più classica. 

SKODA: la spaziosa Octavia berlina e l'ancor più vasta Superb hanno entrambe una motorizzazione che si aggiudica i 4.000 euro (rottamando qualche vecchiume) basate sull'accoppiamento bimotore 1.4 TFSI ed elettrico, con batteria da 13 kWh. Le rispettive versioni Octavia WagonSuperb wagon, poi, sono iperspaziali.   

TOYOTA: La gamma sta per essere rivoluzionata da tutta una serie di nuovi modelli: la Casa giapponese, da sempre precorritrice dell'ibrido, non si è impegnata molto sul plug-in di cui esistono per il momento solo una versione della Prius e una della RAV4, che però arriva alla considerevole potenza di 306 CV complessivi. La Prius nella quinta generazione, però, sarà solo plug-in. Scompare invece dagli incentivi per eccesso di rialzo la gemella Suzuki Across (55.400 euro).   

VOKLSWAGEN: Golf, Tiguan, Multivan sono  tutte ibride plug-in con il 1.4 TSFI. Tra le Golf si trova forse ancora qualche esemplare della GTE, versione ricaricabile dei tempi moderni della GTI, con 245 CV

VOLVO: c'è solo una XC40 ammessa agli incentivi e si chiama "Recharge", spinta da un 1.5 benzina con 211 CV. Come sempre, confort e posizione di guida al top, il sistema infotelematico però è un po' antipatico, specie per il clima.

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