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Potrebbe essere cancellata per gli atti soggetti ad IVA l’IPT - Imposta Provinciale di Trascrizione - se il decreto legge dovesse essere approvato nel contesto della manovra anticrisi: secondo le associazioni automobilistiche, però, l’eliminazione della tassa potrebbe ripercuotersi negativamente sul settore automotive.
Anfia, Aniasa, Assilea, Federauto e Unrae, infatti, si sono così espresse in una nota in merito: "Nelle more del passaggio parlamentare del D.L. 138, avvenga una riconsiderazione della norma sull'IPT che tenga conto dei recenti lavori condotti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con la collaborazione degli operatori del settore quali: costruttori, concessionari, società di leasing e di noleggio".
"Alla ricerca di risorse immediate e di facile reperimento, il Governo ha attinto nuovamente al settore auto colpendo senza distinzioni l'auto privata e quella aziendale e superando anche il decreto ministeriale che, in ossequio al D.Lgs n.68/2011 sul federalismo fiscale, doveva riordinare l'Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), unico balzello di questo tipo in Europa".
"In aggiunta all'aumento delle accise e dei costi dei carburanti, alla dimenticata promessa pre-elettorale sull'abolizione del bollo auto e all'aumento della tassazione sulla RC auto di ulteriori 3,5 punti deliberata da decine di Province, porterà ad un ulteriore inasprimento della tassazione dell'auto nuova e usata, con rincari che supereranno anche l'80%".
"In questo difficilissimo momento la norma rischia di contribuire oltre che ad un ulteriore calo delle vendite, anche ad una riduzione delle entrate dovute all'IVA, già diminuite di quasi 2 miliardi di euro rispetto al 2008".
Fonte: Ansa