Manovra: aggravio fiscale di 7,3 miliardi per l'automotive

Manovra: aggravio fiscale di 7,3 miliardi per l'automotive
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Il Centro Studi Promotor GL events ha stimato che l'aggravio fiscale conseguente alla manovra “salva Italia” costerà al settore automotive 7,3 miliardi di Euro nel 2012
12 dicembre 2011

Nel 2012 sarà di 7,3 miliardi di Euro il maggior gettito fiscale derivante allo Stato dal settore automotive, risultato della somma dei 4,8 miliardi che verranno incamerati grazie alla manovra del Governo Monti e dei 2,5 miliardi "trascinati" dal 2011, oltre che dall'incremento delle accise sui carburanti.

La stima è del Centro Studi Promotor GL events che precisa come, con un viatico di questo tipo e le attuali disastrose condizioni del mercato dell'auto, vadano riviste al ribasso le previsioni di 1.800.000 nuove immatricolazioni nel 2012 fatte a fine novembre, ipotizzando che il nuovo Governo intervenga subito anche per la ripresa.

Così però non è stato e quindi, per il CSP, se non vi sarà a breve un mutamento nell'azione del Governo che sposi rigore, equità e misure per la ripresa, le immatricolazioni di autovetture nel 2012 potrebbero scendere al di sotto della soglia critica di 1.700.000 unità.

Tornando alla stima dei 7,3 miliardi di aggravio fiscale nel 2012, il Centro Studi Promotor GL events, sottolinea come l'ulteriore pesante intervento sulle accise operato da Monti, sia stimato nella relazione tecnica alla manovra con un maggior gettito per il 2012 di 4,8 miliardi.

Nel 2011, invece, in conseguenza alle decisioni del Governo Berlusconi, sarà di 2,9 miliardi il maggior prelievo fiscale su benzina e gasolio per autotrazione derivante dai ripetuti aumenti di accise, e dall'IVA su prezzo industriale e accise.

L'intervento sui carburanti non è stato, però, l'unico inasprimento del prelievo sull'auto da parte del Governo Berlusconi. Per questo si riteneva - precisa il CSP - che la manovra 'salva Italia' non avrebbe contenuto ulteriori penalizzazioni sull'auto.

Auspicio, però, non confermato. Con un viatico di questo tipo un mercato già in forte difficoltà come quello dell'auto affronta il 2012 con prospettive tutt'altro che tranquillizzanti, tanto più che i provvedimenti all'esame del Parlamento non sembrano in linea con le attese che hanno accompagnato l'insediamento del nuovo Governo.

Nella manovra 'salva Italia' vi è il rigore per evitare il default dell'Italia, ma mancano interventi per la ripresa e manca anche l'equità indispensabile per dare alle fasce sociali che costituiscono il nerbo della domanda le risorse necessarie per rilanciare i consumi.

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