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Come se non bastasse la pressione fiscale alla quale sono sottoposti, i commercianti di Forte dei Marmi si sono tassati per assumere nuovi vigili urbani da destinare al controllo delle delle strade e delle spiagge nella stagione estiva.
E' la «sponsorizzazione» di servizi pubblici da parte dei privati prevista da una norma della legge 96 del 2017 che ha convertito il dl 50/2017 varato lo scorso anno dal ministro Minniti, che stabilisce che i Comuni «possono procedere ad assunzioni di personale con contratto di lavoro a tempo determinato a carattere stagionale, nel rispetto delle procedure di natura concorsuale ad evidenza pubblica, a condizione che i relativi oneri siano integralmente a carico di risorse, già incassate nel bilancio dei comuni, derivanti da contratti di sponsorizzazione ed accordi di collaborazione con soggetti privati e che le assunzioni siano finalizzate esclusivamente alla fornitura di servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari, di servizi pubblici non essenziali o di prestazioni verso terzi paganti non connessi a garanzia di diritti fondamentali».
Così, il sindaco della nota località vacanziera toscana Bruno Murzi, nell'impossibilità di assumere altro personale da pagare con risorse pubbliche, si è rivolto ai gestori di locali, bagni, ristoranti ed altre attività commerciali che hanno raccolto i 160.000 euro necessari all'assunzione di 18 vigili stagionali, che da giugno a settembre si uniranno ai 22 in servizio permanente.
«Forte dei Marmi non è un paese qualsiasi e lo indicano la storia delle sue frequentazioni, il turismo balneare e la bellezza naturale – dice a Il Tirreno il presidente degli albergatori Paolo Corchia – e tutte le categorie, anzi tutta la comunità, adesso si unisce su un obiettivo di sicurezza di estremo rilievo in un momento storico come quello che viviamo dove la tranquillità è ormai strategica. Facendo nostro il progetto lanciato dal Comune e reso possibile dalla legge Minniti ci apriamo a una prospettiva a cui dovrebbe contribuire chiunque ama il nostro paese».