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Parigi – La nuova C4 Cactus è un’auto che nelle intenzioni dei vertici del Double Chevron deve aprire una nuova era in Citroen.
Una nuova era in termini di tecnologia, raccogliendo quella filosofia costruttiva innovativa propria delle Citroen del passato, ma anche in termini di design, aprendo le porte a ulteriori sviluppi della gamma.
Con il lancio della C4 Cactus infatti è evidente che il costruttore d’Oltralpe voglia dare un nuovo volto e un nuovo posizionamento alla linea C, che oggi si trova affiancata alla gamma di prodotti premium targati DS.
Dei futuri sviluppi del design del Double Chevron, ne abbiamo parlato con Alexandre Malval, Direttore Stile Linea C Design di Citroen.
Da cosa prende ispirazione il design delle Citroen della nuova Linea C?
«Per disegnare le Citroen, a partire dalla nuova C4 Cactus, ci vogliamo ispirare al quotidiano. Vogliamo prendere ispirazione da un mondo esterno che non è quello dell'automobile per esempio al design di Jacobsen, che con i suoi oggetti per la casa, come le poltrone, riusciva ad esprimere comfort e benessere. In particolare prendiamo spunto dagli oggetti che ci sono a tavola e alla comodità di quando si è seduti insieme intorno ad un tavolo».
Il design, per essere definitivo tale, oltre all'estetica, deve tenere conto della funzionalità, non è vero?
«Assolutamente sì. Per quanto riguarda l’estetica vogliamo un design puro che con materiali di qualità riesca ad offrire calore. Per la funzionalità invece ci ispiriamo ad oggetti funzionali come il casco o alla suola delle scarpe. In particolare con la Cactus ci siamo ispirati ad uno smartphone, un oggetto essenziale perché ergonomico. Sulla base di questi elementi disegneremo il futuro».
A guidicare dai primi bozzetti, le Citroen del futuro sembrano mettere in mostra linee morbide, mai tese o aggressive. E' proprio così?
«Certamente. La linea C di Citroen del futuro trasmetterà ottimismo e simpatia ma anche semplicità e purezza delle forme, mai aggressività. Questa scelta è in netto contrasto con le mode dominanti del momento che parlano quasi sempre il linguaggio della potenza e delle prestazioni elevate. Negli interni l'idea è quella di liberare gli spazi e di rimanere estremamente essenziali. L'auto diverrà un ambiente conviviale, le forme e i materiali si adatteranno a questi obiettivi».
“La tecnologia appartiene al DNA del nostro brand e vogliamo rimanere fedeli alla nostra storia e tradizione”
Che ruolo ricopre in tutto questo la tecnologia?
«Un posto di primo piano, non c'è dubbio. L'auto sarà un oggetto astuto e intelligente. Ci sarà una forte integrazione della tecnologia un aspetto che da sempre caratterizza il mondo Citroen come dice il nostro slogan Créative Technologie. Del resto la tecnologia appartiene al DNA del nostro brand e vogliamo rimanere fedeli alla nostra storia e tradizione. L'obiettivo è di ritornare all'essenza della nostra marca. Sfruttando la nostra tradizione vogliamo distinguerci dal mercato, ecco il segreto della nostra strategia».
Ci sarà comunque un family feeling che lega i modelli della linea C, come negli ultimi anni, o ognuno avrà la propria indipendenza a livello stilistico?
«Ogni modello avrà la sua personalità ma tutta la gamma resterà allo stesso tempo omogenea e riconoscibile proprio come se i nostri modelli fossero i memebri di una stessa famiglia. Sarà così in qualunque segmento e in qualsiasi Paese. Vogliamo avere una visione mondiale della nostra marca».