Magment, l’asfalto che ricarica le auto elettriche durante la guida

Magment, l’asfalto che ricarica le auto elettriche durante la guida
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Il Dipartimento dei trasporti dell’Indiana sta sviluppando un nuovo tipo di asfalto con particelle magnetizzate, che permetterebbe di ricaricare via wireless automobili e mezzi pesanti durante la marcia. Il tutto con una potenza superiore ai 200 kW
27 luglio 2021

La questione legata alle infrastrutture di ricarica è uno dei maggiori scogli per la diffusione dei veicoli elettrici. Produttori e partner stanno lavorando alla diffusione di colonnine di ricarica, ma chiaramente - non è la prima volta che se ne parla - sviluppare un impianto senza fili renderebbe tutto più semplice. È per questo motivo che INDOT, il dipartimento dei trasporti dell’Indiana (USA) sta testando ad un nuovo tipo di asfalto che permetterebbe di ricaricare automobili e mezzi pesanti durante la marcia.

Il materiale, fornito dall’azienda tedesca Magment e studiato dalla Purdue Univeristy di West Lafayette, in Indiana, verrà presto testato sul celebre quarto di miglio e potrebbe poi essere impiegato stabilmente sulle strade dello stato americano.

La miscela (battezzata Magment) è composta da cemento magnetizzato e, secondo l’azienda teutonica, trasmette fino al 95 percento della corrente impiegata: un’efficienza record per un impianto wireless, che permetterebbe di superare i 200 kW di potenza in condizioni ottimali. Questo significherebbe alimentare anche mezzi pesanti come autobus e camion, andando a ridurre sensibilmente l’inquinamento atmosferico. Non solo, perché l’impianto avrebbe costi di produzione pressoché invariati rispetto ad un manto stradale ed è “a prova di atti vandalici”. Infine, Magment assicura che le lastre con particelle di ferrite necessarie a costruire l’asfalto potrebbero essere anche costruite localmente, senza la necessità di acquistare direttamente dalla Germania.

Se gli studi dovessero dare i frutti sperati la palla passerebbe ai costruttori, che dovrebbero pensare veicoli ottimizzati per ricevere energia durante la marcia. Al contempo però, sarà importante lavorare sull’approvvigionamento di energia per ridurre il cosiddetto “well to wheel”, ovvero l’inquinamento prodotto alla fonte.

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