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Wake up family, friends, and bystanders from afar 🔊 Remote Rev is coming to the 2024 Mustang® sports car. pic.twitter.com/0fyMH3zsBf
— Ford Mustang (@FordMustang) April 19, 2023
Ci sono due tipi di "gadget" - chiamiamoli così - che troviamo poco utili sulle auto: quelli che, pur pregevoli e ricercati - non risolvono un problema (oppure risolvono un non-problema, che è lo stesso) e quelli che, per ragioni di obsolescenza, sono stati lasciati indietro, superati dalla tecnologia o dalle abitudini. In ordine di tempo, l'ultima novità è questa funzione di Ford che permette di sgasare selvaggiamente con la propria Mustang V8 dallo schermo dello smartphone. Con l'intento, dice il post, di "svegliare la vostra famiglia, gli amici e i passanti con la voce del motore". Ok, ci piacciono i V8, ma la sgasata gratuita davanti al bar non è molto di classe e di questi tempi rischia di suscitare disapprovazione (per non dire qualche insulto).
Visto che siamo in tema di emissioni e di scarichi, come non ricordare il gadget "Tesla Emission Test Mode" che ha divertito grandi e piccini con sonore flatulenze programmabili? Il sistema di sintesi acustica di "emissioni" è personalizzabile e associabile a determinate funzioni dell'auto (ad esempio mettere la freccia) e anche indirizzabile verso un preciso posto a sedere (per creare imbarazzo ancora maggiore). Divertente la prima o la seconda volta che ci si gioca, poi tedioso e persino un po' fastidioso.
Recensito positivamente e anche un po' troppo osannato, il sistema BMW "Gesture Control" ha conosciuto il suo momento di gloria qualche anno fa, per cadere poi in un oblio latente. Molti clienti non sapevano nemmeno di averlo in auto; è la classica funzione che si pone l'obiettivo di risolvere quello che nella realtà non sembra davvero essere una cosa difficile o rischiosa, come alzare o abbassare il volume (ruotare un dito in senso orario) o accettare una telefonata, visto che per entrambe queste azioni esistono fior di comandi in plancia, al volante e anche con la voce. Oltretutto non è una semplice funzione software perché richiede un'apposita telecamera che decodifichi i movimenti.
Per un po' ci hanno provato, ma è una battaglia persa: nei sistemi multimediali di alcuni costruttori se ne trova ancora traccia sotto forma di acquisti (aggiornamenti delle mappe, navigazione in tempo reale, servizi di informazione, audio in streaming eccetera) ma le vendite "nel cruscotto" (i cosiddetti "marketplace") che dovevano legare indissolubilmente il cliente alla Casa per acquisti di beni o servizi non hanno decollato, sopraffatti dagli smartphone e dal loro incessante aggiornamento in tempo reale. Nessuno vuol pagare per un servizio che riceve gratis dal web oppure pagare due volte per lo stesso abbonamento.
Anche nel caso dei social, è fallito il tentativo pur perseguito di portarli all'interno dell'infomobilità dell'auto per evidenti ragioni di complessità operativa o di duplicazione di funzioni. C'è memoria persino di un sistema di dashcam Citroen che aveva come funzione accessoria quella di poter postare una foto-ricordo sui social direttamente dalla telecamera. E perché sarebbe stato meglio di uno smartphone?
Il tempo delle grandi monovolumi a sette posti è un po' tramontato, e con esso una sorta di potenziamento dei sistemi audio interni per amplificare la voce del conducente e portarla fino alle orecchie dei passeggeri della terza fila attraverso un sistema di microfoni e utilizzando gli altoparlanti dell'impianto audio. Funzione probabilmente necessaria per un uso come bus turistico, ma caduta nel dimenticatoio per le auto private.
Ripescando nella memoria, ci pare che lo offrano Tesla (con la funzione Summon) e Hyundai e pochi altri: in pratica la possibilità di muovere l'auto da terra con il telecomando o lo smartphone, quindi da non confondere con i sistemi di parcheggio automatici tipo Park Pilot, anche questi ispiratori di qualche dubbio, ma tant'è). Ovviamente è necessario che l'auto possa muoversi anche "da spenta" quindi o è una elettrica o una ibrida plug-in. Provato di persona un paio di volte, funzionerebbe anche bene, ma a dirla tutta le occasioni per utilizzare questa funzione sono rarissime tanto da diventare mitologiche. Si narra di un proprietario di Tesla che, tornando alla macchina dopo un temporale, l'abbia trovata in una immensa e profonda pozzanghera e abbia rimediato facendola emergere dalle acque con il Summmon fino alla terraferma.
Una estensione delle capacità visive in condizioni di buio - insomma la supervista a raggi infrarossi - è ancora di attualità e richiede anche una tecnica sopraffina sia per la parte di acquisizione dell'immagine, sia per l'elaborazione, decodifica e la segnalazione dei possibili pericoli intercettati dal sistema di acquisizione delle immagini, ottenuto da una termocamera che rileva le differenze di temperatura. Le informazioni devono poi essere presentate al guidatore, e qui sorge un problema non da poco. In attesa che l'intero parabrezza possa diventare il luogo della realtà aumentata (ma per il momento è solo allo stadio di prototipo) la visione IR viene presentata nel display del cruscotto, e non è certo molto pratico e nemmeno sicuro guidare con occhi fissi su di esso, perché il livello di decodifica cognitiva che richiede è infinitamente più alto. Bello da vedere, ma si può guidare anche senza, considerato anche che è un optional costoso.
Permettete la digressione verso le due ruote: ma questa invenzione è degna degli Ig Nobel per la praticità ma come video su Youtube ha spaccato. Non contento della tradizionale bici con le ruote tonde l'inventore ha optato per le ruote quadrate che non girano, creandosi una serie di problemi meccanici non da poco e riuscendo nella realizzazione di un prototipo che fa molta fatica a sterzare e raggiunge velocità risibili. Per fortuna il mondo dell'ingegneria automobilistica non si è spinto fino a questi limiti.
Ford
Via A. Argoli, 54
Roma
(RM) - Italia
800 22 44 33
https://www.ford.it
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