Ma il Tesla Cybercab ci fa o ci è?
Ho già fatto questa domanda molte volte, ma mi ripeterò: sapete quando sta ferma un'auto in media nel corso della sua vita? Non googolate, ve lo dico io, il 95% del tempo. Sembra incredibile ma è davvero così. Niente sembra più sensato per fronteggiare questa stortura di un veicolo condiviso che cambia passeggero ogni pochi minuti, non sta mai fermo, oggi lo uso io e dopo un'ora c'è a bordo un altro. Ho scritto lo uso per abitudine ma nel caso del Cybercab mi sbaglio, perché a parte dare l'input per la destinazione e pagare, non rimane molto altro da fare. Nei progetti per il robotaxi di Elon Musk c'è dunque un punto su cui siamo assolutamente d'accordo, togliere auto ferme dalla strada, una necessità ancora più sentita nel caotico traffico delle città europee che non in California. Ma allora mi chiedo, perché fare il Cybercab a due posti?
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Anche se la maggior parte degli spostamenti in auto viene fatta da soli o al massimo in due, le auto pubbliche (robotiche o a guida umana) offrono spazio per almeno tre passeggeri e anche di più, se si tratta di piccoli van. Una famiglia media (genitori e un figlio o due) sta su una sola auto, magari un po'strettina, ma ci sta. Se scegliesse il robotaxi dovrebbe prendere due auto, cosa che vanifica del tutto l'idea di snellire il traffico e, al contrario, ne creerebbe di più. Ok, nello stesso evento Elon Musk ci ha mostrato il Robovan a 20 posti, ma è un'altra faccenda. Insomma, un'occasione sfruttata a metà: un Cybercab a quattro posti, dato che non ha il guidatore, sarebbe il luogo ideale per diventare una lounge in stile limousine americana (più modesta) dove passare la serata o comunque sfruttare la capienza per quattro sedili. Può darsi che mi sbagli nel ragionamento e sarò felice di sentire i vostri commenti ma, a margine della notizia, il lancio del nuovo modello di Tesla, a quanto sembra, non ha entusiasmato i mercati americani: il titolo di Tesla è crollato oggi a poco più di 200 dollari (-8%) e quello di Uber è salito di oltre il 6%. Ooops!
