M City, la città delle auto senza pilota

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Sorge poco lontano da Detroit il centro prove dell'Università del Michigan che simula una vera città. Verrà impiegato per testare le vetture a guida autonoma
7 aprile 2015

Le auto a guida autonoma sono quasi una realtà. Molti costruttori, oltre a Google, hanno già approntato prototipi che hanno dato prova di funzionare bene, ma rimane ancora difficile trovare il posto giusto per condurre i test prima di metterli definitivamente in circolazione. La California ha varato una legislazione apposita che autorizza collaudi su strade aperte al traffico, ma la University of Michigan ha fatto ancora di più: ha costruito una piccola città chiamata M City dove si potranno sviluppare le auto “driverless”, ma non solo.

Si inaugura il 20 luglio

M City è un'iniziativa del Mobility Transformation Centre dell'Università del Michigan che ha il supporto di numerosi costruttori (tra i fondatori vi sono Ford, GM, Nissan, Honda e Toyota), fornitori di componentistica ed istituzioni pubbliche e private che hanno finanziato il progetto costato 6,5 milioni di dollari. In via di ultimazione poco lontano da Detroit, aprirà le sue porte il 20 luglio, quando su una una superficie di circa 130.000 metri quadri potranno essere testate in tutta sicurezza nuove tecnologie di mobilità come la guida autonoma, ma anche i sistemi di comunicazione “vehicle-to-vehicle” e “vehicle-to-infrastructure”.

Come una vera città

Chiamarlo centro collaudi sarebbe riduttivo, perché M City sarà una vera e propria città dotata di una rete stradale con strade fino a cinque corsie, incroci, rotonde, segnaletica, marciapiedi, fermate dei bus, ponti, tunnel e tutto quanto si trova in una vera città, come panchine, auto in sosta, cantieri e addirittura pedoni. Che però saranno dei robot, dunque non rischieranno nulla se qualcosa dovesse andare storto. 

 

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