Lussemburgo: i trasporti pubblici diventano gratuiti

Lussemburgo: i trasporti pubblici diventano gratuiti
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Dall’1 marzo bus, tram e treni sono gratis. Una misura che fa del Granducato il primo paese al mondo ad adottare una misura simile
4 marzo 2020

Dall’1 marzo i trasporti pubblici in Lussemburgo sono diventati gratuiti. Treni, bus, tram si possono prendere gratuitamente all’interno del Granducato, senza pagare il biglietto. Una rivoluzione, che vale anche per i turisti e non solo per i residenti, che fa del piccolo stato della UE il primo paese al mondo a compiere una scelta del genere.

Perché questa scelta? Il piccolo Lussemburgo ha una posizione strategica al centro dell’Europa ed è frequentatissimo da pendolari provenienti da nazioni confinanti, per cui è stato afflitto soprattutto negli ultimi anni da un traffico diventato ormai insostenibile. Basti pensare che è il primo paese europeo per numero di auto pro capite: ben 670 ogni mille abitanti. Al secondo posto c’è l’Italia con 612 per mille.

La misura rientra in un piano avviato dal nuovo governo insediatosi nel 2018 che punta a potenziare collegamenti ferroviari e infrastrutture stradali, al fine di incentivare all’uso dei mezzi pubblici per i 180.000 pendolari che lavorano in Lussemburgo (su poco più di 600.000 residenti) e che vivono nei vicini Germania, Francia e Belgio.

A rimanere a pagamento è solo la prima classe dei treni o i tragitti internazionali, ma anche in questo caso il governo lussemburghese ha negoziato con gli operatori dei paesi confinanti una drastica riduzione delle tariffe ferroviarie vicina al 50% al fine di ridurre il numero di pendolari che si spostano in automobile.

Quanto costeranno al contribuente lussemburghese i mezzi pubblici gratuiti? La spesa complessiva per il loro funzionamento è di 500.000 euro annui, mentre i ricavi dalla vendita di biglietti e abbonamenti è di 41 milioni di euro, cioè circa l’8%. «Considerando il denaro che viene investito in altri settori come le infrastrutture, questo importo è piuttosto basso e rende più semplice per il Lussemburgo attuare la misura rispetto ad altri paesi. La perdita di entrate è stata presa in considerazione nel bilancio nazionale e, come tutti gli altri servizi, sarà finanziata con le tasse», spiega l’azienda per la mobilità lussemburghese.

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Da Moto.it

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