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"Provo tristezza nel pensare a un'industria automobilistica italiana che non c'è più": Luca Cordero di Montezemolo, intervenuto a una mostra dedicata a Vincenzo Lancia organizzata da Confindustria Cuneo, non usa parole tenere per giudicare l'operato del gruppo Stellantis riguardo ai suoi marchi italiani. "La Lancia poteva essere la BMW italiana", ha spiegato a Torino Cronaca. E invece "ora si produce all’estero, come la Fiat 600, simbolo della nostra industria nel dopoguerra. Ma la Fiat non c’è più, Maserati non c’è più e così Lancia e Magneti Marelli. In Italia abbiamo solo fabbriche vuote e cassa integrazione. C’è da indignarsi, ma sento solo un silenzio assordante".
Montezemolo è duro anche nei confronti di Ferrari. "Oggi fanno disegnare le Ferrari a gente che non ha mai realizzato un'auto", punge, riferendosi in particolare alla prima Rossa elettrica, in arrivo nel 2025. Ma anche sul fronte dello sport l'ex presidente della Rossa è tutt'altro che tenero. “Nel 1975 quando iniziai la mia avventura in Ferrari l’Italia era tre volte campione del mondo. Con Niki Lauda alla guida di Ferrari, con le Lancia nei rally e l’Alfa Romeo nel titolo mondiale marche. Oggi sembra vincere solo la cassa integrazione”. "I veri imprenditori - aggiunge - sono quelli che rischiano il loro denaro e non quello delle banche o dello Stato". E sull'inchiesta sui fratelli Elkann che ha visto il sequestro preventivo di 74,8 milioni di euro, Montezemolo commenta: "È tutto molto triste, non mi faccia dire altro”.