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Lotus è un mito, la sua gamma stradale ancora abbastanza iconica, per gli amatori ma in quanto a diffusione e vitalità, di limiti ce ne sono parecchi. Serve un estensione del target, limitato a molte varianti di un solo modello base o quasi, per invertire la rotta attuale, dove le vendite scarseggiano.
Ora pare che il gruppo cinese Geely, che possiede anche Volvo, sia pronto a rivitalizzare il brand inglese con 1,9 miliardi di dollari da investire per attività in madre patria britannica, non dopo aver incrementato la propria quota societaria (ora 51%). L’ambizione di Li Shufu sarebbe quella di competere con il suo gruppo sempre più da vicino con i grandi, come Toyota e VAG.
Lotus rientra quindi nel piano di espansione verso la nicchia della sportività e del lusso dove, al proposito, il miliardario cinese è anche stato scoperto lo scorso anno essere "titolare" di un 10% circa di azionii Daimler AG.
Per il marchio inventato da Colin Chapman passato di mano anche dai malesi di Proton, si vocifera ufficiosamente ora di questo investimento e di nuovi modelli, magari in chiave Crossover e SUV, con derivazione da quanto in uso per Volvo.