Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Torino - In occasione di Automotoretrò, l’ormai tradizionale fiera dedicata ai veicoli d’epoca, abbiamo incontrato Roberto Loi, Presidente dell’Asi. Un’occasione ideale per fare il punto sulla spinosa questione del bollo per auto e moto ultra-ventennali.
Ritorna il bollo per i veicoli ventennali. Scoppia il caos, ogni Regione fa come vuole...
«Ogni Regione italiana fa come può. Ci troviamo infatti in una situazione giuridicamente complessa che ci tiriamo dietro dal passato. Le Regioni infatti nel tempo si sono riservate dei diritti che non esistevano e ognuna in materia di esenzione bolli per veicoli storici ha sempre fatto un po’ come voleva».
Cosa deve fare un cittadino? L'Asi cosa suggerisce?
«Oggi siamo ancora in una fase ancora assolutamente evolutiva della questione esenzione bollo per le ventennali. Bisogna andare a vedere caso per caso perché solo alcune Regioni hanno già stabilito con certezza il da farsi. La Lombardia, il Piemonte e l’Emilia Romagna hanno detto che continueranno a prevedere il bollo agevolato per i veicoli storici ventennali. La Toscana sembrava aver intrapreso la stessa strada ma ad oggi ci sono ancora delle incertezza. Sono tranquillo anche per quanto riguarda il Veneto, che dovrebbe legiferare il prossimo 23 febbraio, continuando a garantire l’esenzione».
Che gran pasticcio...
«Ora c’è da augurarsi che questa situazione di totale caos rientri grazie ad un provvedimento legislativo statale. Se non si riesce ad annullare subito questa legge, che almeno si disponga un rinvio a gennaio 2016 in modo che si possa uniformare la questione. Un caos simile non è tollerabile! Non si può governare in questo modo, si perde la faccia! C’è una legge statale che non viene applicata dalle Regioni e lo Stato non fa nulla per mettere a posto la questione».
Dobbiamo aspettare quindi, non si può fare molto...
«Dobbiamo aspettare ma dobbiamo anche pretendere che lo Stato sia coerente nei confronti dei cittadini. La legge deve essere uguale per tutti i cittadini, è inaccettabile uno Stato che non è in grado di risolvere questi problemi».