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Se è vero che il lockdown ha ridotto drasticamente l’incidenza di sinistri stradali e delle lesioni ad essi collegate, ci pensa uno studio condotto da ACI ed Istat a chiarire le cose, in ben 17 delle 107 province italiane infatti si sono registrati più incidenti durante il lockdown che in periodi pre pandemia.
I dati generali indicano una riduzione del 31,3% di incidenti che hanno causato lesioni alle persone, con il 24% circa di decessi in meno ed un calo del 34% dei feriti, andando più nello specifico però alcune province hanno comunque innalzato questi dati, in particolare Barletta Andria Trani ed Oristano che registrano rispettivamente il 120% ed il 140% di decessi in più, seguiti dal Sud Sardegna con un aumento del 76.5%, l’aumento di sinistri fatali ad Oristano e nel Sud Sardegna ha inoltre reso la regione l’unica che ha registrato un aumento di vittime rispetto al 2019.
Non solo brutte notizie però, la Val d’Aosta si aggiudica infatti il primo posto con ben 0 vittime date da incidenti stradali nel 2020, mentre il calo più drastico si registra in Lombardia, dato probabilmente collegato all’arrivo anticipato del Lockdown.
Aci ed Istat hanno inoltre fatto notare come i costi sociali legati agli incidenti siano proporzionali alla dimensione e gravità del fenomeno, tra le province quelle in cui gli incidenti hanno costi sociali annui più elevati troviamo Roma e Milano con 945 e 631 milioni di euro e Napoli e Torino con rispettivamente 377 e 370 milioni, inoltre fanno sapere gli istituti solo 37 province hanno tagliato il traguardo EU 2020 sul dimezzamento dei morti stradali.