Lo stop produttivo costa a Volkswagen 2,2 miliardi a settimana

Lo stop produttivo costa a Volkswagen 2,2 miliardi a settimana
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Volkswagen, per via dello stop coronavirus, perde 2,2 miliardi a settimana e non vende. A rischio posti di lavoro?
30 marzo 2020

Il Gruppo Volkswagen potrebbe tagliare posti di lavoro se la situazione di blocco dovuta alla pandemia da coronavirus non rientra sotto controllo; la casa automobilistica attualmente perde 2,2 miliardi a settimana, e non sono ipotesi, ma le parole del CEO Herbert Diess rilasciate durante un'intervista alla televisione tedesca.

Volkswagen non sta vendendo al di fuori della Cina e sta cercando di riavviare la produzione senza mettere in pericolo il proprio personale anche in Europa; Diess aggiunge poi dettagli su come in oriente la situazione sia stata controllata meglio: "Non abbiamo adottato gli stessi provvedimenti e disciplina che avevamo in Cina nelle nostre fabbriche", "solo se noi, come la Cina, la Corea o altri stati asiatici, controlliamo il problema, allora avremo la possibilità di superare la crisi senza perdite di posti di lavoro."

Volkswagen, al momento, non ha ancora richiesto aiuti statali, ma il consiglio di amministrazione conferma che sono in atto politiche di razionalizzazione e riduzione costi in ottica futura, minando, se la situazione non si risoolve a breve, alcuni posti di lavoro. Volkswagen impiega circa 670.000 persone e ha 124 fabbriche in tutto il mondo, di cui 72 in Europa e 28 solo in Germania; Europa dove la produzione è ferma, salvo il mantenimento di base di alcune attività delle fabbriche portata avanti da un gruppo ristretto di dipendenti soggetti a misure di sicurezza straordinarie.

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