Lexus TRI-P4, la LS 500h che guida lo sviluppo della tecnologia driverless

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La punta di diamante del Toyota Research Institute e punta ad alzare l'asticella della guida autonoma grazie a un sofisticato sistema di telecamere
7 gennaio 2019

Non fatevi ingannare dalle apparenze, qui non siamo sul set di chissà quale film, ma nella realtà e lei è la più evoluta vettura laboratorio per la guida autonoma del TSI. Si chiama TRI-P4 e si tratta del prototipo che è stato svelato al CES di Las Vegas. Questo veicolo sarà impiegato per lo sviluppo dei sistemi di guida robotizzata Guardian e Chauffeur.

Gli obbiettivi sono diversi. Il progetto Chaffeur, infatti, punta all’autonomia totale della guida, mentre il Guardian è pensato per affiancare il guidatore e aumentarne le prestazioni quando è al volante. 

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I punti di forza rispetto ai modelli precedenti sono la piattaforma più agile e la tecnologia di sterzo, con l’aggiunta di due telecamere e due sensori ottici sui lati studiati per la scansione di immagini nella guida autonoma.

Non manca poi il radar con un campo visivo più ampio nelle vicinanze della vettura e il lidar è stato potenziato con con sei scanner e un computer interno dalla velocità software più alta, in grado di accelerare i processi di apprendimento della vettura. Tutte le tecnologie in più per la guida autonoma sono alimentate dalla batteria del sistema ibrido, mentre quella a 12 volt serve solo in caso di emergenza.

Il CALTY Design Research di Ann Arbor (Michigan) è stato responsabile per lo sviluppo dello stile necessario a inglobare tutte le apparecchiature per questo tipo di ricerca. Per l'accesso a tutta la parte elettronica di controllo del sistema di guida autonoma è necessario accedere al vano posteriore. Il tutto è stato pensato per facilitare le manovre di manutanzione. Per la primavera 2019 sarà presente una piccola flotta che, proprio in Michigan comincerà i test su strada.

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