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Cos’è una Dart 38? Darvi una risposta a questa più che lecita domanda è tutto sommato facile: è una barca che può quasi volare sull’acqua. Spiegarvi perché mai una barca debba raggiungere velocità tanto elevate – grazie a 1.000 cavalli Alfa Romeo più la dotazione, letteralmente, delle ali e una struttura che la rende più simile a un aereo – questa è cosa ben più complicata.
La Dart 38, come racconta anche RollingSteel, è stata presentata nel 1972 al Salone Nautico di Genova, ed è frutto del lavoro di Sonny Levi, famoso designer di barche inglese noto per aver curato sofisticate creazioni di settore persino per l'Aga Khan. Ebbene Sonny, in collaborazione con l’ingegnere Alfa Romeo Carlo Chiti, ideò questa barca a missile con due motori; sedici cilindri che prendono quasi naturalmente il nome Dart, “dardo”, una freccia che vola sull’acqua bucando le onde.
Di fatto Sonny si ispirò al designer canadese Albert Hickman ma riuscì a superarlo, concretizzando quella sua bozza di un’elica di superficie che azzerava l’attrito. Il risultato? La Dart raggiungeva la bellezza di 76 nodi, vale a dire oltre 140 km/h, velocità che ne fece la barca più veloce al mondo, un primato che – salvo altri folli con ambizioni di volo sull’acqua in circolazione – detiene tuttora e deterrà ancora a lungo. Quanto era governabile una barca raggiunti i 140 km/h? Da uno a dieci: zero.
D’accordo, ma quanto ha vinto? Che fine ha fatto? L’epilogo è dei peggiori purtroppo. Nel ‘73 partecipò a due gare ma le abbandonò entrambe in corsa per problemi tecnici. Fermata in cantiere, prese polvere per diversi anni prima della demolizione, inevitabile ultima tappa di una parabola populisticamente riassumibile con una massima: “La potenza è nulla senza controllo”.