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Giovedì 22 ottobre si è concluso l'esame del disegno di legge approvato dal Senato lo scorso 10 giugno (con 165 sì, 65 voti contrari e due astenuti) da parte della commissione e da oggi, 26 ottobre, inizia alla Camera la discussione delle norme che introdurranno per la prima volta in Italia il reato di omicidio stradale e il reato di lesioni personali stradali. Un iter iniziato ormai oltre due anni fa, che ha visto relatore al Senato Giuseppe Luigi Salvatore Cucca (PD), e che a questo punto dovrebbe concludersi entro la fine di quest'anno.
Omicidio stradale: cos'è
Ricordiamo i punti salienti del disegno di legge approvato al Senato che ha riordinato il precedente omicidio stradale colposo rimodulandolo in tre gradi di gravità. La pena minima riguarda il caso di omicidio accaduto per semplice violazione del codice della strada e rimane quella già in vigore, ovvero da due a sette anni. Sale però se si causa un incidente mortale guidando con un tasso alcolemico nel sangue di 0,8 grammi/litro, oppure in caso di eccesso di velocità, passaggio con il semaforo rosso, guida contromano, inversioni a U e sorpassi pericolosi. In questi casi la pena va da quattro a dieci anni.
Aumento superiore se si guida sotto l'effetto di stupefacenti o in stato di ebbrezza grave - cioè con un tasso alcolemico misurato superiore a 1,5 grammi/litro, 0,8 grammi/litro se si guidano camion o autobus – in questi casi la pena detentiva va da otto a 12 anni. Queste pene sono inasprite se le lesioni gravi o la morte riguardano più persone, o se si guida senza patente e assicurazione. Nel caso limite (omicidio di più persone sotto l'effetto di stupefacenti, tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi e fuga dal luogo dell'incidente) la pena può arrivare a 27 anni.
Previsto anche l'arresto
I pirati della strada vedranno infatti un aumento di pena da un terzo a due terzi, con pene minime di tre anni per le lesioni e di cinque per l'omicidio. Sempre per il reato di omicidio sono previsti l'arresto obbligatorio in caso di flagranza e il raddoppio dei termini di prescrizione. Inoltre viene stabilito il divieto di equivalenza, o prevalenza, delle attenuanti su specifiche circostanze aggravanti. La pena è diminuita fino alla metà quando l’incidente accade anche per colpa della vittima.
Al pari dei casi di omicidio c'è un inasprimento anche per le lesioni stradali se chi guida ha bevuto troppo o è drogato. La pena sale da tre a cinque anni per lesioni gravi e da quattro a sette per quelle gravissime. Se si supera la soglia di 0,8 grammi/litro, oppure la causa è la guida pericolosa, scatta la reclusione da un anno e mezzo a tre anni nel caso delle lesioni gravi e da due a quattro per quelle gravissime. Scatta la revoca automatica della patente in caso di condanna e patteggiamento.
Sarà possibile ottenere una nuova patente dopo cinque anni, nel caso di lesioni, o dopo 15 anni nei casi di omicidio. Il termine di revoca sale però a 30 anni nei casi più gravi: non è l'ergastolo della patente che era stato richiesto da alcune associazioni, ma quasi.