Legge di bilancio 2022: zero incentivi, solo spiccioli per concessionari e retrofit elettrico. Ma ce n'era davvero bisogno?

Legge di bilancio 2022: zero incentivi, solo spiccioli per concessionari e retrofit elettrico. Ma ce n'era davvero bisogno?
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Nel provvedimento approvato dal Governo, solo un bonus per le concessionarie e la proroga dell'agevolazione per convertire all'elettrico veicoli con motore termico
30 dicembre 2021

Nessuna bella sorpresa, anzi piuttosto la conferma della quasi assoluta mancanza di attenzione per le sorti del mondo dell'auto da parte del Governo: il testo approvato con voto di fiducia alla Camera che ha licenziato la Legge di Bilancio 2022 in vigore dal prossimo anno, come ipotizzato non contiene provvedimenti specifici per il sostegno del settore, quanto giusto un paio di misure, peraltro insufficienti già a volerle definire un contentino.

Ci sarebbe stato bisogno di maggiore sostegno, infatti, per dare ossigeno ad un comparto economico in difficoltà, per il quale invece il Governo Draghi non ha reperito che un po' di spiccioli.

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Confermando un'indicazione già annunciata ad inizio dicembre, nel documento economico compare soltanto un fondo, per totali 150 milioni di euro e per il solo 2022, "da destinare al sostegno degli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell'automobile, gravemente colpiti dall'emergenza epidemiologica Covid-19".

Inoltre il testo, piuttosto anodino nella sua formulazione visto che si riferisce genericamente ad operatori economici, lascia intendere che destinatari del sostegno potrebbero essere non solo i concessionari; per saperne di più, occorrerà attendere la formulazione dei criteri per l’assegnazione dei fondi, che saranno stabiliti da uno specifico decreto del Ministro per lo Sviluppo Economico, redatto insieme a quelli Economia, Turismo e Cultura, che dovrà arrivare entro il primo febbraio 2022.

L'altra norma che si occupa del mondo auto è quella che proroga al 31 dicembre 2022 i termini per godere del bonus fiscale del 60% - con limite massimo di 3.500 euro - per l'installazione di un motore elettrico al posto di un propulsore termico.

Il bonus, che si attiva montando "un sistema di riqualificazione elettrica omologato ai sensi del regolamento di cui al decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 1° dicembre 2015, n. 219", viene concesso a converte un'auto o un veicolo commerciale fino a 3,5 tonnellate (compresi nelle categorie M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1 e N1G) insieme ad "un contributo pari al 60% delle spese relative all'imposta di bollo per l'iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, all'imposta di bollo e all'imposta provinciale di trascrizione".

Sarebbe interessante conoscere quale sia la platea degli interessati a questo provvedimento e quanti veicoli a fine anno saranno convertiti in elettrici grazie a questo provvedimento: magari ci sbagliamo, ma temiamo siano pochissimi, giusto qualche appassionato di modelli d'antan che vorrà continuare ad usare la sua vecchia 500 e la 2CV per farsi ammirare durante le passeggiate in città.

Ma per favore non parlateci, in questo caso almeno, di transizione ecologica.

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