Le auto termiche sopravvissute al Covid, Non alle elezioni (USA ed EU 2021)

Le auto termiche sopravvissute al Covid, Non alle elezioni (USA ed EU 2021)
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Qualora si confermasse l'uomo della Corvette elettrica alla Casa Bianca, sarebbe solo il primo passo verso una nuova spinta green che aiuta le auto elettrificate avvicinando la pensione di molte termiche
5 novembre 2020

Vince Biden o perde Trump? In ognuno dei due casi, dati per probabili a oggi, l’economia americana potrebbe vedere una svolta green. Il nuovo presidente Biden porterebbe il filone ecologico alla ribalta, rinverdendo il trattato di Parigi, alcune campagne promosse da Obama e contrastando certe fonti energetiche amiche delle auto termiche.

Si velocizza la svolta verso l’elettrico in tutti gli USA, non solo in alcuni stati. Biden aveva promesso 400 miliardi di investimenti per la eMobility, che toccano la rete distributiva e la produzione. Attenzione a pensare che questa sia vicenda inerente solo a Chrysler, Ford o GM, con Tesla a beneficiarne. Il piano globale di certe Case arriva a incidere su tutti i mercati, soprattutto se anche altrove si affermano, nel 2021, forze politiche orientate al “verde” nel senso ambientale.

Le prossime elezioni importati sono in Germania, stato fondamentale per l’industria dell’auto europea. Beh, anche in casa di Daimler, VW e BMW, pare che i verdi siano ben messi (2° partito ambito come alleauto) e intenzionati a spingere per le auto senza serbatoio. Non a caso i colossi tedeschi sfornano già modelli elettrificati più di quanto richieda il mercato a differenze dei rivali americani, con piani a medio termine già validati.

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Ecco, se arrivasse una nuova spinta politica, con risorse e incentivi, grossi, veri, messi sul piatto, per le pure termiche potrebbe esserci qualche freno ulteriore. Non sono previsioni aleatorie, ma date come possibili. Le calcolano quelli che investono denari pesanti sui mercati finanziari e ne sanno qualcosa i dirigenti dei maggiori gruppi e sistemisti, appunto, molti tedeschi.

Staremo a vedere. Ah, gli altri due colossi europei che sono in Francia già sanno delle politiche locali molto amiche della de-carbonizzazione e nemiche delle grosse termiche prestazionali, con super malus da scandalo per un purista dell'auto di grossa cilindrata. In Svezia Volvo parla di motori elettrici fatti in Casa (Cina) per tutta la gamma entro breve.

Avere il fronte globale orientato alla medesima direzione come non mai, spinto da norme e accordi politici sovranazionali, potrebbe davvero segnare la fine delle auto termiche, in alcuni segmenti, prima di quanto pensiamo.

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