Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Le auto nuove sono diventate un lusso per molti europei. È un fatto noto, ma ora abbiamo i numeri che lo confermano, grazie a uno studio dettagliato di JATO Dynamics. La società ha confrontato i listini del 2019 con quelli del 2024, fotografando aumenti generalizzati, con l'Italia che spicca in negativo.
In Italia, nel 2019, il prezzo medio di un'auto nuova era di 37.045 euro, mentre oggi, nel 2024, si attesta a ben 43.871 euro: un incremento del 18%. Nel frattempo, il reddito medio annuo è cresciuto di poco, passando da 21.800 euro a 25.522 euro (fonte Istat), segnalando una discrepanza evidente tra salari e costo delle auto.
Paese | Prezzo medio 2019 | Prezzo medio 2024 | Differenza |
---|---|---|---|
Italia | 37.045 € | 43.871 € | +18% |
Francia | 38.264 € | 42.207 € | +10% |
Germania | 42.120 € | 53.109 € | +26% |
Regno Unito | 32.835 £ | 42.493 £ | +29% |
Spagna | 37.577 € | 44.243 € | +18% |
Curiosamente, mentre in Francia i prezzi delle auto elettriche (BEV) sono diminuiti del 6% negli ultimi cinque anni, in Italia hanno registrato un aumento del 32%, confermando un trend nazionale preoccupante per l’adozione dell’elettrico.
Le ragioni principali dell'impennata dei prezzi sono molteplici:
Se la produzione in Cina sembrava la soluzione per calmierare i costi, i numeri raccontano un’altra storia. I veicoli prodotti nel colosso asiatico e venduti localmente a prezzi competitivi subiscono rincari vertiginosi una volta esportati in Europa.
Modello | Prezzo in Cina | Prezzo in Europa | Differenza |
---|---|---|---|
BMW iX3 | 52.741 € | 74.600 € (Spagna) | +41% |
smart #1 | 20.170 € | 34.990 € (Germania) | +73% |
Cupra Tavascan | 27.312 € | 67.551 € (UK) | +147% |
Citroën C5 X | 17.136 € | 53.500 € (Francia) | +183% |
Dacia Spring | 6.336 € | 17.900 € (Italia) | +183% |
Questi dati mostrano rincari che superano di gran lunga i costi di importazione e che non hanno ancora incorporato i dazi recentemente aumentati sulle auto elettriche cinesi. La pandemia ha dato il colpo di grazia a un settore già fragile. I costruttori europei, anziché abbassare i prezzi o trovare nuove strategie, hanno reagito principalmente con aumenti dei listini e con modelli sempre più tecnologici e costosi.
Senza interventi strutturali, sia sul fronte della produzione che su quello della distribuzione, il rischio è che l’auto nuova diventi sempre più un lusso inaccessibile per molti consumatori europei. La crescita dei prezzi non sembra destinata a fermarsi e l’elettrificazione, pur necessaria, potrebbe amplificare ulteriormente il divario economico.